Per essere una video intervista siamo i primi ad ammettere che è un po’ lunghetta, ma ne consigliamo visione a tutti, dagli amanti del calcio a chi non ha mai assistito a una partita fino agli amministratori comunali da salotto. In poco meno di 10 minuti Guglielmo Pellegrino, presidente del Real Agro Aversa, che milita nel campionato di Serie D, ha dato una lectio magistralis sulla passione per lo sport. Ai microfoni di Campania Notizie il patron granata, oltre ad affrontare con lucidità una serie di complesse problematiche ha messo in mostra soprattutto il suo amore per il calcio. Una passione viscerale come traspare chiaramente dalle sue parole, dagli occhi un po’ lucidi e la voce rotta quando tocca determinate questioni. Ecco, già per questo vale la pena dedicare 10 minuti ad ascoltarlo.

Perché uno come Pellegrino è una mosca bianca nel mondo dello sport di oggi. Perché lui si commuove quando i tifosi della Curva Nord in occasione della prima partita in casa col Brindisi gli dedicano uno striscione. Perché dice sempre ciò che pensa, accetta sfide difficili e combatte sempre fino alla fine. Prendere o lasciare. Pellegrino è fatto così. Noi stiamo dalla sua parte proprio perché è fuori dagli schemi, fuori dai Palazzi, fuori dal “sistema”. È un uomo libero, perciò può consentirsi il lusso di non usare giri di parole, di dire le cose in faccia. Non ha briglie. Non lo si può tenere al guinzaglio. Persone così nel calcio, a tutti i livelli, sono rimaste poche. E purtroppo sono malviste perché si battono per riportare nello sport i valori di un tempo. Mentre oggi l’unico obiettivo è fare business. Pellegrino si è impegnato, riuscendoci e rimettendoci di tasca propria, per dare soddisfazioni ai supporter granata. Pellegrino, senza l’aiuto di nessuno, anzi con la netta e indecente ostilità dell’amministrazione targata Alfonso Golia, si è recato al capezzale del calcio normanno e ha di fatto resuscitato un cadavere, ridotto in avanzato stato di decomposizione da Giovanni Spezzaferri (lui sì che era organico al “sistema”).

Stavolta non vogliamo polemizzare troppo per non correre il rischio di far passare in secondo piano lo spessore umano del presidente del Real Aversa. Ma suscita disgusto l’atteggiamento del sindaco. L’anno scorso per l’intero campionato di Promozione non si è mai fatto vedere allo stadio di Lusciano. In questa stagione ha avuto la faccia tosta di non presenziare nemmeno alla prima partita disputata al Bisceglia contro il Brindisi. Golia che razza di primo cittadino è? Nonostante la sua sciatteria istituzionale del sindaco il patron granata lo ha invitato per l’ennesima volta allo stadio. Ha ragione Sciascia: ci sono gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, e i quaquaraquà.  Pellegrino appartiene alla prima categoria. Non a caso, mutuando Guccini, se avesse previsto tutto questo, dati causa e pretesto, sicuramente avrebbe fatto lo stesso.

LA VIDEO INTERVISTA A GUGLIEMO PELLEGRINO

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