Il De Laurentiis-express è ormai partito. E non conosce fermate. Il vulcanico presidente del Napoli, continua a tenere alto il dibattito dell’estate calcistica, senza mandarle a dire nel puro stile ‘delaurentiano’. Con la squadra in ritiro tra le montagne del Trentino a prendere il posto di primo attore è stato il dinamico patron, con battute salaci, ammissioni pesanti, provocazioni ha calamitato l’attenzione di mass media, tifosi ed operatori del calcio.

Senza risparmiare nessuno, con il rischio anche che il treno De Laurentiis possa deragliare, perchè gli strali della critica presidenziale non si sono fermate neanche davanti all’azzurro indossato dai suoi calciatori. Ieri è toccato a Cavani riceve una un velato invito non scendere in campo per non compromettere le sue condizioni fisiche dopo l’infortunio al ginocchio. Oggi nel mirino del presidente è finito il pocho Lavezzi, con il quale i rapporti sono ormai vicini al minimo storico. “Uno scapigliato” così il patron ha definito l’attaccante, che ieri, tramite il suo procuratore Mazzoni, ha incontrato la società in persona del diesse Bigon per valutare meglio la situazione. La sensazione è che al di là degli annunci ufficiali a De Laurentiis una partenza del pocho, ovviamente a suon di milioni, non dispiacerebbe affatto, anche perchè lo stesso presidente ha ribadito che le possibilità di ulteriori investimenti anche importanti ci sono ancora. Tradotto: se il pocho dovesse andar via arriverebbe certamente un top player. Intanto la squadra sta proseguendo il lavoro di preparazione agli ordini del tecnico Mazzarri, che dopo le prime giornate dedicate al perfezionamento della condizione fisica sta iniziando a plasmare equilibri tattici e fisionomia del Napoli formato Champions.

 

 

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