Mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si appresta ad avviare il giro di consultazione, quasi tutti gli osservatori politici concordano su di un punto: molto difficilmente si andrà alle elezioni anticipate. Anche perché, aggiungiamo noi, per chi è al primo mandato sarebbe in dramma: in pratica sotto i quattro anni e messo di mandato perderebbero tutti i contributi e sarebbero costretti a versarseli, di tasca propria e figurativi. Altro che vitalizi! Ciò nonostante la possibilità, sia pur in astratto, che si torni alle urne resta. Ed allora potrebbe giocarsi tutta un’altra partita anche per le Comuni della prossima primavera, a Caserta. Ieri abbiamo sostanzialmente analizzato la situazione nel centrosinistra, sia pur in presenza di qualche passaggio riservato alla coalizione di centrodestra. Coalizione che, come si sa, punta a riprendere il controllo del Comune. I leader in campo dei vari partiti so no tanti, e tutti pronti a trincerarsi dietro al più classico dei “Si decide a Roma”, allorquando si tocca il tasto del nome, o dei nomi, del candidato sindaco. Pio Del Gaudio, come già anticipato nei giorni scorsi, è già in campo. Con o senza appoggio delle altre forze del centrodestra. Dalla sua ha già una serie di liste civiche, è già stato sindaco, molti cittadini lo apprezzano. Per la Lega c’è Giampiero Zinzi. Consigliere regionale in carica, ma il suo cuore sembra battere sempre in direzione Roma. La volta scorsa fu estromesso dalla corsa in exE quando aveva già anche aperto qualche comitato elettorale. Stavolta sarebbe della partita, ma se non si votasse una sua discesa min campo per il Comune non sarebbe da escludere. Anche se per lasciare il posto di consigliere regionale per quello, eventualmente, di sindaco di Caserta, pretenderebbe tutta la coalizione di centrodestra ‘ai suoi piedi’. O meglio, al suo fianco. Per quel che riguarda Fratelli d’Italia, nel caso in cui si votasse per le Politiche, la partita sarebbe tra Giovanna Petrenga, che in parlamento è di casa; Gimmi Cangiano (4923 voti alle ultime Regionali) e Marco Cerreto, ormai da un anno responsabile provinciale del partito di Meloni. Resterà in Consiglio Regionale Alfonso Piscitelli, dopo l’elezione ottenuta lo scorso mese di settembre. Per quel che riguarda Forza Italia, lo sguardo puntato vero Roma ce l’ha anche il consigliere regionale Massimo Grimaldi, per la quarta volta eletto, a buon diritto aspira ad andare oltre. Così come il senatore Carlo Sarro. Per non parlare del presidente della Provincia Giorgio Magliocca. Per quanto riguarda palazzo Castropignano, nel caso in cui ognuno dei leader locali vedesse riconosciuta la giusta visibilità, potrebbe anche arrivare il via libera a Pio Del Gaudio, e con un centrodestra unito, oltre alle civiche varie, la partita si aprirebbe di molto. Anche perché nel Pd, e nel centrosinistra in generale, la compattezza sembra aver lasciato il posto alle divisioni interne. Se invece, come è assai probabili, le Politiche non ci fosse, il problema della visibilità per le singole forze in campo dovrebbe giocoforza limitarsi al livello locale, e tutto si complicherebbe. Diciamo che oltre a Pio Del Gaudio restano della partita Marco Cerreto e lo steso Gimmi cangiano. C’è anche qualcuno che bisbiglia il nome dell’avvocato Adolfo Russo. Un nome forte che potrebbe mettere d’accordo tutti. Che potrebbe però declinare un eventuale invito, dunque si torna a Pio Del gaudio che, a nostro avviso, resta il candidato che ha maggiori possibilità di rappresentare la coaliozione di centrodestra.

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