Una smentita che ha il chiaro sapore di una conferma. Si arrampica sugli specchi (poveri loro) Loredana Di Monte, finita nella bufera per il caso Siani. Invece di dimettersi, come avrebbe fatto qualsiasi politico “normale”, l’assessore alla Pubblica istruzione ha pubblicato un post sul suo profilo Fb per tentare goffamente di replicare alle accuse sugli ormai famosi “certificati a pezzotto” rilasciati per consentire alla sede distaccata del liceo scientifico di restare aperta. Eppure c’è un audio originale, cioè non “appezzottato”, nel quale Di Monte conversando su WhatsApp con un gruppo di mamme spiega come (non) funzionavano le cose. Del resto nel suo commento social non va nel merito del problema ma si concede addirittura il lusso di autoelogiarsi (sic!) per l’impegno profuso a favore del Siani. E insulta il vicesindaco Caterina Tizzano e l’assessore Salvatore Lettera, i quali non hanno fatto altro che il loro dovere. Hanno infatti chiesto una verifica urgente per accertare la reale agibilità della struttura di via Mormile. Nelle loro vesti istituzionali Tizzano e Lettera, una volta venuti a conoscenza di presunti reati, avevano l’obbligo di attivarsi per informare dell’accaduto le autorità competenti per garantire l’incolumità degli studenti e degli operatori scolastici.

Loredana Di Monte

Evidentemente Di Monte in 5 anni di mandato non sa nemmeno quali sono le prerogative dei consiglieri comunali e dei componenti della giunta. Così come non sa che per prendere l’indennità di carica piena (non decurtata del 50%) bisogna non avere altri redditi, nemmeno quelli percepiti a nero. Lo prevede la normativa vigente. Glielo facciamo presente così si potrà fare, purtroppo fuori tempo massimo, una cultura in materia. Tornando all’audio galeotto c’è da dire che Di Monte non solo non ha avuto ancora il buonsenso di dimettersi ma addirittura vorrebbe anche aver ragione pur non smentendo di una virgola la sostanza dell’articolo pubblicato da Campania Notizie. Si limita ad asserire che l’audio è “decontestualizzato”. Che significa? Fuori contesto rispetto a cosa? Si parla delle difficoltà tecniche di evitare la chiusura del Siani perché mancavano i certificati di agibilità e staticità. È la stessa Di Monte, che dalla voce non sembra sotto tortura, ad ammettere che in assenza di quelli veri si procedeva con “certificati a pezzotto”. Lo dice interloquendo con decine di cittadini. È sua la voce che si sente nell’audio? Sì. Senza ombra di dubbio. L’assessore alla Pubblica istruzione dovrebbe rassegnare le dimissioni già soltanto per la leggerezza con la quale lede l’immagine dell’ente. Che avranno pensato le mamme ascoltando quelle parole? Gli organi preposti che rilasciano certificati falsi. Incredibile. Detto proprio dal delegato al ramo. Di Monte dovrebbe andarsene anche per un altro motivo, ancor più grave: era a conoscenza di una situazione di totale illegittimità e non ha denunciato nulla. Nel suo post blatera di “opportunismo” definendo Tizzano e Lettera degli “avvoltoi”. Lei aveva l’obbligo di presentare un esposto alle autorità competenti. Se non l’ha fatto taccia per sempre. Come avrebbe fatto meglio a non conversare in quei termini al telefono. Uno che parla così è un assessore “appezzottato”.    

Mario De Michele      

L’AUDIO DI LOREDANA DI MONTE

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