“Vincenzo De Luca blocca la mia presenza al Ravello Festival. Nessun problema, don Vicié, non ci sarò… arripigliateve tutt chell che è o vuost…”.

 Così Roberto Saviano all’indirizzo del presidente della Regione Vincenzo De Luca. Un vero e proprio caso se si considera che sono arrivate anche le dimissioni del presidente della Fondazione Ravello Antonio Scurati premio Strefa 2019), solo da qualche settimane alla guida: “Da uomo di cultura e, soprattutto, da uomo libero, scelgo di rassegnare le mie dimissioni“. Da evidenziare che la conferenza stampa di presentazione del cartellone, prevista per il 17, era stata rinviata.

ll governatore Vincenzo De Luca, nel consueto appuntamento del venerdì, non citando il Festival di Ravello, ha sostenuto che le iniziative che si mettono in piedi devono essere coerenti con la natura dei festival che si fanno o delle fondazioni e che non vanno bene le cose estemporanee che non c’entrano niente. Insomma, tutto quello che finanzia la Regione Campania non deve essere per nessuno un’occasione per promuovere un sistema di relazioni personali o per passare qualche giornata di ferie a spese della Regione, ma devono essere eventi nella più assoluta trasparenza. De Luca ha concluso poi sostenendo che si prende atto che se non ci sono coincidenze di obiettivi e ci si separa. Niente drammatico.

E poi arrivata una nota della stessa Fondazione Ravello sulle dimissioni del presidente Antonio Scurati, c he riportiamo integralmente: “

In relazione a talune errate ricostruzioni sugli antefatti delle dimissioni del prof.  Antonio Scurati, gli organi in carica della Fondazione Ravello precisano che il Consiglio di amministrazione e il Consiglio di indirizzo, organi statutariamente competenti, non soltanto non si sono espressi in ordine all’approvazione del programma di incontri fra lo stesso Scurati, Stefano Boeri, Roberto Speranza e Roberto Saviano, ma non sono mai stati interpellati in argomento dal presidente. Non risponde al vero, come può rilevarsi dalla registrazione audio video della seduta consiliare del giorno 14 giugno scorso, che il prof. Scurati abbia proposto al consiglio di amministrazione tale suo personale programma, così come non risponde al vero che esso sia stato bloccato dal Consiglio di Indirizzo per motivi legati al gradimento politico. La politica non c’entra, né c’entrano questioni di merito inerenti ai rispettabili ospiti ipotizzati, rilevando invece una questione di correttezza del metodo e di democraticità delle decisioni.
Semplicemente l’ex presidente della Fondazione Ravello, scavalcando ruoli e funzioni istituzionali, ha tentato di imporre al Direttore Generale, senza alcuna precedente informativa agli organi della Fondazione e senza alcuna deliberazione collegiale, un ciclo di dibattiti fuori dalla programmazione del Festival ritualmente approvata sulla base della relazione del Direttore Artistico.
Non vi sono in questa vicenda martiri della libertà di pensiero, ma più banalmente si presentano palesi violazioni delle norme che governano la vita delle persone giuridiche.
I componenti degli organi statutari si riservano ogni più efficace tutela nelle sedi opportune dinanzi a eventuali affermazioni false e diffamatorie.

I componenti del Consiglio di amministrazione e del Consiglio di indirizzo sono persone libere e autonome non meno del presidente dimissionario.
Probabilmente non a tutti è chiaro che essere liberi presuppone il rispetto delle norme, ivi comprese quelle che delineano ruoli e funzioni ed impongono la collegialità delle decisioni”.

f.to
I Consiglieri di indirizzo Lorenzo Lentini (Presidente), Almerina Bove, Luigi Buonocore, Salvatore Di Martino, Stefano Giuliano, Michele Strianese.
I Consiglieri di amministrazione Diomede Falconio, Paolo Imperato.

Poi è arrivato il segretario del Pd Enrico Letta: “Aspetto Roberto Saviano e Antonio Scurati alla prossima Festa Nazionale del Partito Democratico. Invito permanente.

Questo è tutto ognuno tragga le proprie conclusioni!!!

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