Non è ancora un Terzo polo fatto e pasciuto ma poco ci manca. Come anticipato da Campania Notizie dall’uovo di Pasqua è uscita una brutta sorpresa per il sindaco Giuseppe Dell’Aversana e il suo sfidante alle comunali Eugenio Di Santo. Salvo colpi di scena, tra i due litiganti si frapporrà un altro schieramento, che spera di godere in termini elettorali. Oltre a scambiarsi gli auguri, le festività pasquali sono servite a costruire il primo pilastro della terza lista. Nelle prossime ore infatti Progetto per Sant’Arpino, Liberamente e Noi Donne faranno molto probabilmente la loro prima uscita pubblica con un documento unitario che sarà la base di partenza programmatica per un’alleanza più ampia aperta a tutte le forze civiche antitetiche a Dell’Aversana e a Di Santo. Fuor di politichese, la trama del ragionamento sarà intessuta anche con il Meetup storico dei 5 Stelle, con i consiglieri comunali Mimmo Iovinella e Speranza Belardo e con Sant’Arpino Città in Comune (sempre che quel giovanotto di Nicola Verde non culli il sogno di candidarsi a sindaco, in tal caso bye bye). Tra i pentastellati è sempre più prevalente la posizione degli attivisti che vogliono offrire un’alternativa agli elettori tra l’attuale primo cittadino, la cui amministrazione è considerata un fallimento totale, e la minestra riscaldata Di Santo. È più verosimile che Iovinella e Belardo diventino due grandi statisti che possano allearsi con l’attuale fascia tricolore o con l’ex primo cittadino. Quindi, se saranno della partita, giocheranno nel campo del Terzo polo. E in tal caso la lista non sarà soltanto un terzo incomodo ma avrà ottime chance di vittoria.

Iolanda Boerio

La novità di queste ore infatti consiste nella coesione raggiunta all’interno di Progetto per Sant’Arpino. Angelo Lettera, Gianluca Fioratti, Imma Quattromani, Nicola Chianese, Aldo Zullo, Andrea Guida e Alessandro Sala hanno superato ogni divergenza sulle alleanze e hanno già messo nero su bianco la loro disponibilità a costruire un raggruppamento alternativo sia a Dell’Aversana che a Di Santo. Dopo i tentennamenti di qualcuno di loro, in particolare di Sala e Guida, propensi ad appoggiare il sindaco, Progetto per Sant’Arpino ha trovato la quadratura del cerchio. Ognuno tra Lettera, Fioratti, Quattromani, Chianese, Zullo, Guida e Sala può contare su un cospicuo bagaglio di voti. E alcuni di loro hanno anche esperienza amministrativa. Insomma, un gruppo temibile. Il punto debole dello schieramento, che potrebbe determinare la débâcle elettorale, è il timoniere. L’accordo con Liberamente e Noi Donne implica, anche se non è stato sancito ufficialmente ma lo capisce anche un neonato, la concessione a Iolanda Boerio di farsi un altro giro da aspirante sindaco. Quelli di Progetto per Sant’Arpino sono i primi ad esserne consapevoli. Ma in giro, per ora, non hanno trovato di meglio. Da qui la scelta, più per coartazione politica che per meriti, di puntare sulla Boerio. Che peraltro da consigliere di opposizione non è mai stata in grado di mettere in difficoltà una maggioranza facilmente attaccabile su molti fronti. Da non sottovalutare un aspetto. La Boerio è per adesso il candidato sindaco di Progetto per Sant’Arpino, Liberamente e Noi Donne. Nel caso Dell’Aversana dovesse fare un passo indietro di lei si sbarazzerebbero tutti molto volentieri, anche perché senza l’ingombrante presenza dell’attuale primo cittadino verrebbero meno le ragioni alla base della nascita del Terzo Polo e si riaprirebbero i giochi sul leader della coalizione, che sarebbe formata dal grosso della maggioranza uscente più i pezzi da novanta degli altri movimenti civici. Due nomi che potrebbero mettere tutti d’accorso sono quelli del vicesindaco Caterina Tizzano e dell’assessore Loredana Di Monte. Per far parte della rosa dei nomi la Tizzano dovrebbe firmare un atto notariale in cui si impegna a tenere il marito Elpidio Del Prete a una distanza non inferiore ai 10 km da Comune per i prossimi 5 anni.

Rosaria Coppola

Una nota di colore che nella nazione di Pulcinella e Arlecchino non guasta mai. Rosaria Coppola, transfuga-consigliere (transita da una coalizione all’altra alla velocità di Speedy Gonzales), ha condiviso un articolo di Campania Notizie sul suo profilo Fb con un commento che resterà negli annali politico-amministrativi intergalattici (nella foto in basso). “O tempora o mores”, tradotto: “Che tempi! Che costumi!”. Cicerone si starà rivoltando nella tomba. La Coppola ha dichiarato a mezzo stampa di appoggiare la lista di Eugenio Di Santo, condannato, in seguito a patteggiamento, a un anno e sei mesi per tentata induzione alla concussione. Il reato di induzione a dare o promettere utilità è contemplato dall’art. 319-quater del codice penale, introdotto dalla legge n. 190 del 2012, approvata per prevenire e reprimere i delitti contro la pubblica amministrazione. Il transfuga-consigliere Rosaria Coppola dovrebbe esserne a conoscenza. Non sarà Giulia Bongiorno, ma è pur sempre un avvocato penalista.

IL POST DI MARIA ROSARIA COPPOLA

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui