E’ di nuovo bufera nella maggioranza sul decreto rifiuti per la Campania all’esame dell’aula della Camera, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha sospeso l’ordinanza del Tar del Lazio per lo stop al trasferimento automatico dei rifiuti nelle altre regioni. Da ieri sera, il ministro Stefania Prestigiacomo è impegnata nel tentativo, finora senza successo, di trovare l’accordo fra Lega, Responsabili e parlamentari campani del Pdl su come modificare il testo del provvedimento.

Il Carroccio è contrario ad ogni modifica che faccia venire meno il nulla osta delle altre regioni richieste di ospitare i rifiuti campani mentre a favore, come le opposizioni, sono Responsabili e molti dei parlamentari campani del Pdl che non intendono cedere ancora una volta alla Lega. Nel tentativo di prendere tempo, il relatore Pdl Agostino Ghiglia ha chiesto il rinvio del provvedimento dall’aula alla commissione, nel timore di una convergenza anti-Lega fra opposizioni, Responsabili e Pdl campano al momento del voto degli emendamenti che, forti della decisione del Consiglio di stato, prevedono la soppressione del ‘nulla osta’ difeso a spada tratta dal Carroccio. Intanto a Napoli monta la protesta 1per la presenza di rifiuti in tutta la città Gaffe in aula -La Lega vota contro il decreto rifiuti? a questo faceva pensare l’intervento in aula alla Camera del deputato leghista, RenatoTogni, mentre il governo e la maggioranza sono alle prese con il vertice per sbrogliare la matassa. Dal racconto dei suoi colleghi di gruppo emerge invece che quella del deputato è stata solo una gaffe.”Vai Togni parla, prendi tempo, c’è una riunione in corso (tra il ministro e i capigruppo Pdl e Lega, ndr)…”, Gli dicono. E il deputato leghista non ci pensa due volte. Prende un malloppo di carte che ha lì vicino e comincia a leggere. Si tratta, spiega un deputato del Carroccio, del materiale messo a punto dai funzionari della Camera per i deputati, ad uso internoL ega, dove si spiega la materia che si deve votare e si racconta anche quanto successo durante l’iter partendo dal varo in consiglio dei ministri. Togni legge e… Soltanto alla fine, e in ritardo, si accorge di star leggendo un passaggio dei funzionari che, ricordando l’astensione dei ministri leghisti, presumevano che lo stesso atteggiamento sarebbe stato confermato in aula. Ma la logica della politica segue altre strade e, alla fine, Togni si ritrova al centro di un caso per il ‘no’ della lega al decreto rifiuti. La proposta di rinvio in commissione è stata messa ai voti ma, per sei voti, è stata respinta. Ed ora i lavori in Aula proseguono con continui interventi del centrodestra per tentare di non arrivare al voto che potrebbe sancire la spaccatura definitiva della maggioranza sul decreto. Fuori dall’aula, il ministro Prestigiacomo e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio hanno riunito un vertice con i capigruppo di Pdl e Lega Fabrizio Cicchitto e Marco Reguzzoni nel tentativo di sbloccare l’impasse.

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