Aversa, il sindaco Golia non ha più una maggioranza. La bocciatura del riequilibrio di bilancio, arrivata dopo circa 12 ore di seduta consiliare ed almeno sei sospensioni, rappresenta l’ultimo atto di una amministrazione arrivata alla guida della città appena un anno e mezzo fa. Era giugno dello scorso anno quando arrivò una vittoria sonante, netta. Poi qualcosa si è rotto in quella fantastica macchina politico-lettorale, fino all’epilogo con la bocciatura del riequilibrio: 14 voti contrari e soltanto nove a favore ed un astenuto, per una seduta saltata in prima convocazione e riunitasi in seconda convocazione. A poco è servito l’appello del sindaco al senso di responsabilità. Almeno su di un documento contabile di fondamentale importanza. Invece è arrivata una bocciatura netta. Se non abbiamo visto male i voti contrari dovrebbero essere arrivati dai seguenti consiglieri, con in testa il presidente del consiglio Carmine Palmiero: Alfonso Oliva, Gianluca Golia, Luigi Dello Vicario, Giovanni Innocenti, Olga Diana, Francesco Sagliocco, Roberto Romano, Giuseppe Stabile, Eugenia D’Angelo, Paolo Santulli, Maurizio Danzi, Imma Dello Iacono, Maria Luisa Motti. Otto i consiglieri restai al fianco del sindaco Golia, per un totale di nove voti che non sono serviti per l’approvazione del riequilibrio. NOn essendoci in pratica più tempo per una nuova seduta, non resta che attendere le decisioni del prefetto di Caserta Raffaele Ruberto.

Il sindaco Alfonso Golia ha affidato al web le sue considerazioni. “Buongiorno a tutti, come molti di voi avranno avuto modo di leggere il consiglio comunale ha bocciato l’assestamento di bilancio e dunque a breve, dopo la canonica diffida ad adempiere, il Prefetto nominerà il commissario che ci porterà alle prossime elezioni.

Un pezzo di maggioranza ha votato contro di noi insieme all’opposizione mettendo fine a questa esperienza di risanamento appena avviata e di cambiamento per la nostra città. 

In questo momento non provo tristezza per quello che è stato e per quello che è successo, provo solo un grande dispiacere per tutti voi e per la nostra amata città che ora resta senza una guida dinanzi con tutte le conseguenze che ne derivano.

Potranno raccontarvi storie pretestuose con ragionamenti che non hanno nulla di Politico (quella con la P in maiuscolo, quella che ha il solo fine di serve la collettività)…ma la vera verità sapete qual è? Che ora hanno abbandonato Aversa irresponsabilmente nel pieno di una pandemia e con tutte le connesse criticità di ogni tipo sociale ed economico. Oltre agli altri problemi della città che stavamo affrontando, risolvendo e che ora rimarranno tali.

Avrei potuto cercare accordi di palazzo, mercanteggiare poltrone e rimpasti, ma non l’ho fatto. Non è nel nostro stile e di chi ha creduto in me, il nostro unico alleato resta sempre il popolo e chi lavora solo per gli interessi della collettività come abbiamo promesso in campagna elettore. Sono andato in questo consiglio comunale senza nascondermi affinché alla luce del sole ognuno si assumesse le sue responsabilità dinanzi a tutti i cittadini, perché si può essere dissidenti su tutto ma non rispetto al buon senso.

Ringrazio tutti voi per la vicinanza, l’affetto che non mi avete mai fatto mancare anche nei momenti più difficili e amministrativamente complicati. 

Ci vediamo presto. 

Come ho detto ieri in aula

I sogni si possono interrompere ma non si possono cancellare”. Dunque si resta in attesa della canonica diffida, si legge nella nota del primo cittadino. Poi arriveranno commissario e nuove elezioni. A meno che non si fosse in grado di soddisfare una diffida del prefetto che, da quando sostiene il sindaco, non sarebbe ancora arrivata.

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