Un fuoco di fila di critiche. Sia di natura politica che amministrativa. Bersagli grossi il sindaco Vincenzo Gaudino e il senatore Fabio Di Micco. L’opposizione di Orta di Atella affonda il coltello nelle piaghe dell’amministrazione di centrosinistra. Si va dalla giunta monca alle tante problematiche non solo non risolte ma non affrontate nemmeno. A farne le spese i cittadini. Ovviamente. Alternativa per Orta, Agire, Noi Orta Viva e Moderati per Orta vanno ancora una volta all’attacco di una maggioranza che finora si è dimostrata totalmente incapace di fornire risposte adeguate alle questioni urgenti della comunità. “È di qualche giorno fa – scrivono le compagini di minoranza – l’appello fatto pubblicare dal Senatore Di Micco, rivolto al Sindaco Gaudino, con il quale lo invita a completare dopo tre mesi la sua giunta ancora monca. Con questo intervento in soccorso del Sindaco, da parte del rivoluzionario cubano a spese dei contribuenti italiani, il pittoresco Senatore Di Micco, atteggiandosi a padre nobile della coalizione, fotografa la spaccatura profonda e reale che governa questa maggioranza solo numerica, ma che di politico nella sostanza ha nulla. La conferma che in campagna elettorale, avevamo ragione. Un’alleanza che mirava alla vittoria elettorale, un assemblaggio di movimenti diversi tra loro che già sta emergendo nel suo limite politico: i carrozzoni fanno vincere ma non governare. Sorvolando sulla narrazione retorica del Senatore, che in 4 anni dalla sua elezione ha fatto poco per non dire nulla per la città di Orta di Atella, nella sua disamina ammette il rischio di apparire come attori protagonisti di una politica attaccata alle poltrone. Bene, bravo, bis”. Da Alternativa per Orta, Agire, Noi Orta Viva e Moderati per Orta partono sberle brucianti sulla faccia del senatore Di Micco. “Il suo movimento per la prima volta in assoluto nella politica ortese, ha chiesto ed ottenuto la Presidenza del Consiglio comunale a mezzo stampa. Una sorte di “Ca ‘a pezz e ca ‘o sapon!” Ed ora si lamenta delle stesse logiche all’interno della stessa maggioranza. Chapeau! Perché commentiamo le parole del Senatore? Perché lo stesso Senatore Di Micco, in campagna elettorale ci accusava di essere tutto ciò che oggi, la sua maggioranza rappresenta: il perseguimento del potere. Cosa che noi della minoranza, abbiamo sempre respinto al mittente. Il tempo è stato galantuomo, altro che stagione nuova!”.

Fabio Di Micco e Vincenzo Gaudino

Le forze di opposizione accendono l’occhio di bue sui dissidi politici nella maggioranza. “Abbiamo ribadito più volte che questa maggioranza fin dal suo insediamento, si è infilata in un vicolo cieco per effetto dei dissidi nati sulla lottizzazione delle poltrone, tra i tre novelli puritani che governano (Gaudino, Tosti, Di Micco) e la forza politica che è rappresentata da ben 5 consiglieri comunali. Una guerra “fratricida” che si gioca nel silenzio, ma che ha reso immobile l’attività amministrativa dell’attuale maggioranza e a farne le spese in termini di risoluzioni dei problemi è la cittadinanza tutta. Perché ci soffermiamo come forze politiche di minoranza su questo aspetto? Perché siamo convinti, che Orta di Atella non può permettersi altro tempo perso nelle diatribe politiche che di interesse pubblico hanno poco o nulla. Solo ambizioni di tipo personale”. Dalla minoranza un accorato appello ad occuparsi dei problemi della gente. “L’appello politico nostro – sostengono Alternativa per Orta, Agire, Noi Orta Viva e Moderati per Orta – è quello di un ritorno alla politica che metta al centro esclusivamente il bene comune, la tutela del cittadino e metta fine a questo teatrino osceno dettato da manovre di palazzo. Che la maggioranza di governo, inizi seriamente a preoccuparsi esclusivamente dei problemi che affliggono il cittadino e la nostra amata comunità. Partiamo dal ricordare il consiglio comunale sui debiti fuori bilancio che la compagine di Gaudino voleva votare fuori dai termini previsti dal TUEL? Una pantomima grottesca che dà la misura dell’incompetenza di questa squadra di governo, una superficialità che potrebbe causare un danno erariale alle già esigue casse comunali. Caso volle che il Segretario comunale chiese il rinvio della votazione ma l’interrogativo sulla gestione “allegra” degli atti amministrativi di questa squadra di governo ci preoccupano seriamente. La gestione della pandemia da covid-19, che ad Orta di Atella sta picchiando duro con quasi 1500 casi positivi, affrontata con pressappochismo e totale assenza da parte di queste Istituzioni nell’assistere intere famiglie positive, lasciate nell’indifferenza e nell’abbandono più totale. La questione scuola “Villano”, dove c’è stata una protesta delle mamme, stanche dei doppi turni e la poca chiarezza sulla data della riconsegna in piena agibilità delle scuole”. È lunghissimo il rosario delle questioni da affrontare sgranato dall’opposizione. “Strade colabrodo, che nonostante le giornate primaverili dei giorni scorsi, e la presenza di fondi già impegnati dai Commissari, restano un pericolo per l’incolumità dei pedoni ed automobilisti. Un parco giochi costruito a ridosso di un traliccio dell’alta tensione che non sappiamo in maniera ufficiale se possa recare danni alla salute dei bambini. I lavori fermi al nuovo Cimitero Comunale, con tanti cittadini preoccupati dal pericolo di non avere dove seppellire i propri cari defunti, dopo aver pagato in anticipo i loculi in perenne costruzione. Le politiche giovanili, che nella città più giovane d’Italia, stentano a decollare. Esempio forum giovanile, biblioteca comunale, spazi di proprietà dell’Ente locale da destinare ad associazioni riconosciute sul territorio per iniziative sociali e culturali. Stadio comunale ridotto ad un ricettacolo di rifiuti, i nostri giovani costretti a fare sport nei comuni limitrofi. Il Palazzetto dello Sport ancora chiuso con le nostre associazioni storiche costrette ad interlocuzioni con amministrazioni comunali limitrofe. Come mai ancora in silenzio?”. La parte finale del documento dell’opposizione continue altre bordate all’indirizzo della maggioranza targata Gaudino. Sul banco degli imputati finisce in particolare il senatore Di Micco, novello Masaniello. “Credevamo – affermano Alternativa per Orta, Agire, Noi Orta Viva e Moderati per Orta – che il Senatore volesse sollecitare la risoluzione di questi ed altri problemi ed invece assistiamo all’ennesimo appello ridicolo a completare la giunta comunale. Ve lo diciamo noi a voi, fate presto, la collettività ortese non può più attendere. Smettete i panni della logica di spartizione delle poltrone, è il tempo della responsabilità. Sul PNRR, se non si approva il Puc, si avrà difficoltà ad avere finanziamenti, a proposito che intenzioni avete sul Puc? Volete valutare le osservazioni dei cittadini o respingerle tutte aprioristicamente? Queste valutazioni le farete con lo stesso Rup che avete fatto interrogare presso il Ministero dell’Interno? Se non fosse per il lavoro certosino dei commissari straordinari e dell’Utc, che hanno consentito al comune di Orta di Atella, di ricevere un finanziamento di 5 milioni di euro per il progetto di rigenerazione urbana, insieme a tutte le opere che si stanno appaltando per la manutenzione strade, oggi parleremo dei primi 3 mesi del nulla cosmico. Sono questi i temi che ci interessano, con cui confrontarci e dare risposte al popolo ortese. Caro Senatore, per finire le diamo un consiglio. Si legga le carte dello scioglimento anzi dei due scioglimenti, non ci crederà ma in entrambi erano presenti personaggi e partiti con cui lei ha vinto le elezioni. Ed i nodi, oggi, sono venuti al pettine. Non vorremo che nella reinterpretazione del Masaniello nostrano, oltre a fare la figura del “ciambellano di corte”, faccia anche la figura dell’ignorante!”.

Mario De Michele

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