Alimenta polemiche l’iniziativa che il governatore Vincenzo De Luca ha promosso per il 28 ottobre alle ore 11 a piazza Plebiscito per «chiedere l’immediato cessate il fuoco» nel conflitto tra Russia e Ucraina. La Regione Campania ha impegnato 300mila euro per la manifestazione pacifista. E l’opposizione sale sulle barricate. Nella delibera di giunta si legge: «La giunta delibera di partecipare alla manifestazione per la pace, anche con il coinvolgimento delle scuole interessate, attraverso un impegno di risorse fino ad un massimo di 300mila euro». La cifra stanziata – per consentire alle scolaresche di prendere parte alla manifestazione coprendo le spese del trasporto – potrebbe anche essere inferiore in quel caso parte dei fondi resterà nelle casse dell’Ente». «Speculare sull’altissimo valore della pace tra i popoli per diventare segretario del Pd, è una manovra così bassa che non ci saremmo aspettati nemmeno da uno come De Luca – tuona Severino Nappi, capogruppo regionale del Carroccio -. Il governatore, però, torna a superarsi arrivando a utilizzare gli studenti – che lui stesso aveva abbandonato durante la pandemia tenendo chiuse le scuole più che in altre parti d’Italia – come claque da “parata sovietica”, e per portarli in piazza impegna 300mila euro di soldi pubblici. Vogliamo ricordare che ciò avviene nella regione con la dispersione scolastica tra le più alte del Paese e dai numeri drammatici sul fronte dell’istruzione». «La scelta della Regione Campania di stanziare 300mila euro per la manifestazione per la pace è del tutto inconcepibile» incalza Pino Bicchielli, deputato salernitano di Noi Moderati. Da Palazzo Santa Lucia si fa riferimento alla delibera, dove è richiamato l’articolo 1 dello Statuto regionale. Secondo il quale l’Ente «ispira la propria azione ai principi della democrazia, dello stato di diritto e della centralità della persona umana. Garantisce e promuove i principi di uguaglianza, solidarietà, libertà, giustizia sociale e pari opportunità tra donne e uomini. Partecipa alla promozione della pace con iniziative legislative di informazione ed educazione in conformità al principio costituzionale del ripudio della guerra quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. La Regione contribuisce al mantenimento di tali valori nel rispetto e con il contributo delle diversità e delle minoranze». Come a dire: «Ci siamo semplicemente rifatti allo Statuto». Oltretutto un evento come quello che si terrà a piazza del Plebiscito (appuntamento fissato per le 11) necessita di un’organizzazione complessa: palco, service audio, transenne, Protezione civile, servizi sanitari, di sicurezza e vigilanza, bagni chimici. 

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