Il Movimento 5 stelle approva la deroga al tetto dei due mandati ai consiglieri comunali e l’alleanza con i partiti tradizionali per le amministrative. Questo l’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau, che prelude a una rivoluzione che un’ala pentastellata stenta a digerire. Il sì alla deroga significa infatti il superamento del tetto in futuro anche per i parlamentari e il via libera ad alleanze sul territorio. “Da oggi inizia una nuova era per il MoVimento 5 Stelle nella partecipazione alle elezioni amministrative”, scrive su Facebook il ministro degli Esteri campano Luigi Di Maio, che è rimasto di fatto il capo dei 5 Stelle e al tempo stesso quello più distante dai valori culturali e politici fondanti del movimento.

Alle due votazioni hanno partecipato un totale di 48.975 aventi diritto che hanno espresso complessivamente 97.685 preferenze. Al quesito sulla deroga al tetto dei due mandati hanno risposto “sì” in 39.235 voti ossia l’80,1% dei votanti e “no” in 9.740 (il 19,9%). Minore la percentuale dei favorevoli alle alleanze con altre forze politiche per le elezioni amministrative: i “sì” sono stati 29.196 (il 59,9%) contro 19.514 “no” (il 40,1%). I grillini dell’ala ortodossa, che ha come punto di riferimento Alessandro Di Battista, come Davide Casaleggio, non vogliono altre deroghe oltre quella concessa alla Raggi. E soprattutto sono restii ad aprire la discussione sul tema di un’alleanza strutturale con il Pd.

Opposta la posizione di Roberto Fico, anche lui campano come Di Maio. Il presidente della Camera ritiene sia necessario aprire una riflessione sulle future intese: “È opportuno porre in essere una riflessione sul dialogo e l’ipotesi di alleanze – afferma su Facebook- che si possono instaurare sui territori, come abbiamo fatto a livello nazionale negli scorsi mesi. Credo infatti occorra prevedere la possibilità per le liste certificate a livello locale di confrontarsi in maniera costruttiva con altre forze politiche mettendo in primo piano il futuro delle nostre città e l’interesse della collettività”. In sostanza, da Fico arriva il via libera ad alleanze con il Pd. Dalle comunali alle politiche.

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