Tutte le favole hanno un lieto fine. Anche quella che vi raccontiamo adesso sulle modalità di selezione dei volontari del servizio civile di Orta di Atella. Nella città atellana sono stati “prescelti” 20 giovani (500 euro al mese) suddivisi equamente in due progetti. Dieci per il progetto “Eco-Resilienza 2.0: nuove strategie di educazione al rispetto”. Altri dieci per quello intitolato “L’Eco del Silenzio: strategie di contrasto alla povertà educativa minorile 2.0” (foto in basso). Nei precedenti articoli di Campania Notizie non abbiamo salmodiato favolette. Abbiamo denunciato, nomi (amici degli amici) e atti giudiziari alla mano (inchiesta della Dda sulla coop Eco), le “anomalie” delle graduatorie finali. Oggi ci ispiriamo a Esopo. E descriviamo ai nostri lettori e ai cittadini il “sistema” delle selezioni in salsa ortese come se fosse una favola perché ogni favola ha una morale. E la morale della favola di oggi è che ad Orta di Atella con la nuova amministrazione comunale targata Vincenzo Gaudino è gattopardescamente cambiato tutto per non cambiare niente. La protagonista della favola è una ragazza in prima battuta esclusa dalle selezioni. Dopo essere stata fatta fuori la giovane si è rivolta a un avvocato per chiedere di essere “integrata” essendo in possesso di tutti i titoli per risultare idonea. Il legale avvia il procedimento di accesso agli atti amministrativi. La favola racconta che a qual punto dalla coop Eco parte una telefonata all’avvocato. Il tono è più o meno questo: “La ragazza ha ragione, stai tranquillo risolviamo noi, usufruirà del servizio civile ma non ad Orta di Atella perché i posti sono tutti già occupati, ce la prenderemo in un altro Comune”.

Nelle graduatorie tra i selezionati nel progetto sulla lotta alla povertà c’è Antonella Cicatiello (nella foto), candidata alle ultime comunali nella lista Democratici e Riformisti e nipote di Stanislao Cicatiello, ex consigliere comunale di maggioranza dell’amministrazione comunale di Salvatore Del Prete “Monsignore”. Nel progetto “L’Eco del Silenzio: strategie di contrasto alla povertà educativa minorile 2.0” spicca il nome di Sara Origine, componente di Officina Femminista, presieduta dalla moglie di Luigi Mozzillo, capogruppo consiliare di Città Visibile. Il vicepresidente dell’associazione è l’assessore Marilena Belardo, anche lei di Città Visibile. Sara Origine è la figlia di Giuseppe Origine, accanito sostenitore di Città Visibile e leone da tastiera quando si tratta di difendere il sindaco del Pd Gaudino e company quando escono articoli critici (sempre documentati con carte alla mano) su Campania Notizie. Giuseppe Orgine è “carta conosciuta”. Era “ingaggiato” in tantissime vertenze di infortunistica stradale da un notissimo politico ortese. Possedeva il dono dell’ubiquità. Era testimone oculare di decine e decine di pratiche infortunistiche “incidentate”. Ad onor del vero va detto che prestava servizio a prezzi modici presso l’allora assicuratore, poi divenuto un celebre politico. Torniamo alle selezioni per il servizio civile. Sono emersi nomi “illustri” anche nel progetto “Eco-Resilienza 2.0: nuove strategie di educazione al rispetto”. È rientrata nell’iniziativa Brigida Crispino, moglie di Daniele Pellino, altro hooligan di Gaudino sui social. Tra gli unti dal Signore spicca Giuseppe Cirillo, figlio di Lello, storico dirigente della società di pallamano Atellana Handball. Della società è dirigente anche Giovanni Moccia, consigliere comunale di Città Visibile. C’è anche Giuseppe Balasco, portiere dell’Atellana Handball, tra i fortunati giovani selezionati. Arriviamo alla morale della favola. La ragazza inizialmente esclusa dalle selezioni di Orta di Atella, quella al cui avvocato era stato detto “risolviamo noi”, è stata inserita nel progetto del servizio civile al Comune di Grumo Nevano. Come in ogni favola ecco il lieto fine. Peccato che la favola non piacerà ai tanti giovani ortesi esclusi dal “sistema” delle selezioni svolte dalla coop Eco. E peccato che in questa favola c’è tutto fuorché la morale.

Mario De Michele

PROGETTO “ECO-RESILIENZA 2.0: NUOVE STRATEGIE DI EDUCAZIONE AL RISPETTO”.

L’ECO DEL SILENZIO: STRATEGIE DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ EDUCATIVA MINORILE 2.0

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