Shakespeare direbbe: “Molto rumore per nulla”. Scomodare il drammaturgo inglese per un “non caso” è forse avventato ma è il modo migliore per racchiudere in poche parole la pulcinellata inscenata nell’ultimo consiglio provinciale di Caserta da Alessandro Landolfi, Ciro Marcigliano, Salvatore Lettera, Enzo Guida e Stefano Antonio Cioffi. I cinque esponenti del partito democratico hanno presentato una mozione per dire “no” alla realizzazione del biodigestore a Gricignano. Al netto del copia e incolla che balza agli occhi: si mescola in un unico calderone di tutto e di più. L’incompetenza politica prende forma con il riferimento a Terra dei fuochi che con gli impianti di trattamento dei rifiuti non c’entra un bel nulla. Ma gli ambientalisti di professione pur di calcare la tigre della demagogia sono anche disposti a fare figuracce memorabili. Stavolta i finti “salvatori” del territorio sono Landolfi, Marcigliano, Lettera, Cioffi e Guida. Quest’ultimo, sindaco di Cesa, ha trovato il tempo di redigere una mozione su un argomento ampiamente superato dagli eventi. Il biodigestore, osteggiato dagli ambientalisti improvvisati, non vedrà mai la luce. E il merito non è della Provincia di Caserta, che peraltro può fare ben poco, ma del sindaco di Gricignano Vincenzo Santagata, anche lui componente dell’assise dell’ente dell’ex Saint Gobain, della sua amministrazione comunale, dell’Asi di Caserta (che non ha concesso i suoli) e della Regione Campania. In sede di conferenza dei servizi è arrivato lo stop all’impianto. Già da tempo. Landolfi, Marcigliano, Lettera, Cioffi e Guida hanno detto “no” a un progetto già bocciato da Palazzo Santa Lucia. Un “no” a un “no”. La fiera dell’ipocrisia.

Salvatore Lettera

Era scontato che Guida fosse animato da uno spirito di revange nei confronti di Santagata, preferito dal Pd alle ultime politiche, posto cui ambiva il primo cittadino di Cesa, ma quello che non si comprende è l’allineamento di Lettera. Impeccabile come consigliere di opposizione di Sant’Arpino, l’esponente dem quando indossa i panni di consigliere provinciale si trasforma da Superman in Willy il Coyote. Gira a vuoto. E come in questo caso finisce nel burrone del ridicolo sottoscrivendo di tutto. A volte ricorda un ex sindaco santarpinese che durante le giunte firmava anche sui giubbini degli assessori. Altro che biodigestore, un’altra vera finalità della mozione era mettere in difficoltà Santagata sul piano politico. Dopo le politiche il sindaco gricignanese è entrato nel consiglio provinciale dopo la caduta dell’amministrazione Velardi a Marcianise ma non ha aderito al gruppo dem. Una decisione posticipata, come ha spiegato lo stesso Santagata, al rinnovamento del Pd casertano. In soldoni il primo cittadino di Gricignano ha detto che l’ingresso nel partito democratico sarebbe avvenuto soltanto se fosse posto fine alle guerre tra tribù. Il riferimento puramente voluto era a Gennaro Oliviero. Non a caso Landolfi, Marcigliano, Lettera, Cioffi sono tutti seguaci del presidente del consiglio regionale della Campania. Discorso a parte per Guida che una volta sta con Oliviero, un’altra con il deputato Stefano Graziano, nel frattempo ha stretto i rapporti con Pasquale Sommese e figlio per incassare la candidatura alle regionali del 2025 nella lista di Azione-Italia Viva. La lotta per la tutela del territorio è una cosa seria. Non può essere strumentalizzata per motivi politici o per interessi personali. Così si prendono in giro le popolazioni che hanno pagato un prezzo altissimo in termini di salute. Come sempre il “non caso” del biodigestore è stato oggetto di “discussione” su Facebook che Umberto Eco definiva “lo sfogatoio degli imbecilli”. Aveva pienamente ragione.

Mario De Michele

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui