Un tonfo violento, un’arma improvvisa che si scaglia a tutte velocità su passanti e automobilisti. Tragedia sfiorata ieri mattina poco dopo le 10 in via Silio Italico, traversa dalla centralissima di via Plinio. Un palo della luce ormai marcio, si è staccato dal suolo finendo sulla carreggiata. In quel momento la stradina in salita non era trafficata e a farne le spese è stata un’auto parcheggiata del tutto distrutta e una ragazza che stava attraversando e che soltanto per una circostanza fortuita non è rimasta schiacciata. Colpita sul braccio la giovane è sempre stata cosciente ma quasi per un’ora è rimasta in attesa di un’ambulanza che la portasse in ospedale. I passanti hanno provato a lungo ad allertare forze dell’ordine e 118, ma i telefoni hanno squillato a vuoto per circa mezz’ora. I primi ad arrivare sono stati poi i vigili urbani e la polizia, soltanto alle 11 circa un’ambulanza. A chi era rimasto in attesa di una risposta del 118, dopo decine di squilli a vuoto l’operatore aveva replicato di portare con mezzi propri la donna in ospedale a causa della carenza di ambulanze, un problema ormai atavico, tanto che al San Leonardo non è una novità. La carenza anche di personale è uno dei motivi della crisi che sta vivendo il nosocomio stabiese e la centrale del 118 che si trova proprio nell’area dell’ospedale. Più volte ambulanze senza medici a bordo non riescono a rispondere agli interventi, proprio come accaduto ieri mattina.

Per fortuna le condizioni della donna non erano gravi e mentre veniva assistita dai presenti, gli agenti della municipale hanno provveduto a transennare l’area e chiuso momentaneamente al traffico veicolare. Che il sistema di illuminazione cittadina fosse vetusto è ormai un dato accertato, tra i lampioni ancora attivi sono davvero pochi quelli che si accendono la sera a causa di continui guasti che ancora non sono stati riparati. Invece dal parcheggio del San Leonardo, dove vengono lasciate in sosta le ambulanze, arriva il malcontento dei vicini. Si nota ormai da più di un mese una mini discarica a cielo aperto. Vecchi mobili, qualcuno anche in ottime condizioni, brandine, sedie, arredamenti e materiale vario è accantonato a pochi passi dall’ingresso del Pronto Soccorso. Una scena che non è passata inosservata ai tanti residenti che si affacciano proprio sul parcheggio dell’ospedale, tristemente noto durante la pandemia per la fila di ambulanze che sostava giorno e notte con i malati a bordo. Così la vasta area si è trasformata da luogo di dolore e speranza a discarica. Una ulteriore vicenda che acuisce le polemiche sulla chiusura dei reparti di emergenza chiusi negli ospedali della zona stabiese e vesuviana, e sulla cartenza di personale destinato proprio ai reparti di pronto soccorso. Nelle prossime ore intanto, bisognerà verificare le responsabilità legate alla manutenzione del pilone che secondo i primi rilievi e le testimonianze dei residenti, era marcio da tempo.

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