Il gip del tribunale di Salerno ha emesso 13 provvedimenti di custodia cautelare nell’ambito di una inchiesta sul tentativo di ricostruire il clan Maiale, un tempo egemone nella piana del Sele.

Due collaboratori di giustizia, infatti, Cosimo Rago e Antonini Adelizzi, hanno assunto il ruolo di capi e organizzatori del nuovo sodalizio, acquisendo in modo diretto e indiretto, attraverso modalita’ tipiche della camorra, la gestione e il controllo di attivita’ economiche, prevalentemente commerciali e agricole, nella zona.Le indagini sono cominciate alla fine dell’anno 2007, poi approfondite a partire dalla primavera dell’anno 2009. Furti, danneggiamenti delle macchine agricole e degli impianti, estorsioni sono documentati da intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che da metodologie tradizionali. Aiuto alle indagini dalle vittime, circa trenta imprenditori di aziende agricole attive nell’agro, prima fornendo agli investigatori informazioni confidenziali su quello che erano costretti a subire (furti di macchine agricole restituite con la tecnica del cosiddetto ” cavallo di ritorno “, sabotaggi degli impianti di irrigazione, mandando in crisi intere piantagioni di prodotti ortofrutticoli), poi formalizzate in dettagliate denunce i reati di cui rimanevano vittime. Eseguiti anche decreti di perquisizione personale e locale a carico degli indagati, trovando in due casi droga, armi e munizioni.

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