A Pozzuoli, nel napoletano, i carabinieri hanno sospeso l’attivita’ di due noti locali della movida perche’ i lavoratori che vi erano impegnati sono risultati tutti irregolari. Il duplice intervento e’ stato eseguito dai militari del Nucleo tutela del lavoro che hanno adottato i provvedimenti di sospensione delle attivita’ di un trentenne,

titolare del bar-ristorante “Etoile”, in via Napoli, e del gestore, di 54 anni, del bar-pasticceria “Chuka”, in piazza Aldo Moro. Durante un servizio specifico per contrastare l’esteso fenomeno del lavoro irregolare, i carabinieri hanno riscontrato che gli imprenditori di questi due ritrovi, sprovvisti di qualsiasi regolare documentazione, stavano facendo lavorare alle proprie dipendenze, con diverse mansioni, 14 persone: 8 all'”Etoile” e 6 al “Chuka”. Nella stessa ispezione sono state accertate 46 violazioni alla normativa sul lavoro, motivo per cui sono state elevate multe per complessivi 87.200 euro. A Capri, sempre i carabinieri hanno denunciato dieci persone durante un servizio di controllo in mare per la tutela dell’ambiente e della navigazione. Inoltre, sono state elevate 12 multe per un importo di 2.500 euro, nei confronti di conducenti di imbarcazioni sorpresi a navigare sottocosta, per violazioni sul noleggio abusivo di imbarcazioni e l’ormeggio di natanti in aree marine protette. La vasta operazione e’ stata effettuata dai carabinieri della Motovedetta cc 627 di Capri che hanno denunciato: un 41enne di Sorrento ed un 51enne di Amalfi (nel Salernitano), perche’ avevano, abusivamente installato 2 “corpi morti” attrezzati con boe utilizzati per l’ormeggio di natanti posizionati negli specchi marini nelle localita’ “Rio del mare” e “Grotta dell’arsenale”. Ed ancora un 64enne ed un 66enne di Sorrento, un 44enne di Portici ed un 37enne di Mugnano di Napoli, per avere navigato, con le loro imbarcazioni da pesca e da diporto, senza le previste dotazioni di sicurezza; un 25enne di Vico Equense, un 41enne di Aversa (nel Casertano), un 38enne di Palma Campania ed un 49enne di Nola, sorpresi a navigare con le loro imbarcazioni da diporto nella zona “A” (di massima interdizione), cioe’ nell’ area marina protetta di Punta Campanella”.

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