Il giorno dopo le 12 ordinanze di custodia, nell’ambito dell’indagine della Procura di Napoli Nord sull’Asl di Caserta, è il momento degli interrogatori. Sono 70 complessivamente gli indagati, nei confronti di 48 di loro sono scattati sequestri di beni per oltre 1,5 milioni di euro.

Solo dichiarazioni spontanee dall’ex direttore del Dipartimenti di salute mentale

Hanno scelto di rilasciare dichiarazioni spontanee, di fronte al Gip Maria Gabriella Iagulli, l’ex direttore del dipartimento di Salute Mentale di Aversa Luigi Carizzone, e la sua segretaria Patrizia Rampone. Per il resto si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La prossima partita si giocherà al Riesame tra una decina di giorni.

Lo strano caso del presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero

Indagato per traffico di influenza anche il presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero. Avrebbe esercitato pressioni per la conferma a direttore dello stesso Luigi Carizzone, poi concessa il 25 ottobre 2018. E che cosa avrebbe ottenuto in cambio Oliviero? Nientemeno che un pranzo. Nel ristorante Villa Lussani di Lusciano.

Altra pressione Gennaro Oliviero la avrebbe esercitata per far ottenere degli incarichi legali all’avvocato Victor Gatto di Aversa.

Ma è lo stesso Gip a ritenere che “si suppone che Gennaro Oliviero abbia possibilità economiche tali da non doversi vendere per un pranzo per quanto caro possa essere costato”.

Lo stesso Gip aggiunge: “Dunque siamo ‘solo’ nell’ambito di quella “logica clientelare che ha distorto il sistema di affidamento degli incarichi”… per ottenere credito presso il proprio elettorato”. 

A proposito di credito elettorale…

E a proposito di credito ecco le dichiarazioni di Luigi Carizzone, che Oliviero avrebbe favorito, riportate nell’ordinanza: “Si è messo contro De Luca? Questo è un montanaro di merda, stu scem e merd, questo imbecille, questo microbo di montagna…“. E via così! Per carità uno per telefono, o in un determinato momento, puo’ lasciarsi andare anche ad affermazioni colorite, che se contestualizzate magari perderebbero molto della loro carica negativa, e magari affermare anche ciò che in realtà non si pensa. Ma si tratta di dichiarazioni che dimostrano come, in quel momento, in Carizzone albergasse addirittura un sentimento di avversità nei confronti di Gennaro Oliviero.

E sempre a proposito di credito elettorale, Victor Gatto, altra persona che sarebbe stata favorita, non risulta essere stato schierato con Oliviero alle ultime elezioni Regionali. Anzi!

Intercettazioni non utilizzabili

Sulla scia della “sentenza Cavallo” le intercettazioni a carico del presidente del Consiglio Regionale non risultano utilizzabili: “I risultati delle intercettazioni non possono essere utilizzati in procedimenti diversi da quelli nei quali sono stati disposti, salvo che risultino rilevanti e indispensabili per l’accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza”.

E’ chiaro che allo stato non si sa quanti e quali frecce hanno nel loro arco i magistrati che indagano. Anche perché c’è un passaggio nell’ordinanza che fa riferimento al prolungamento dell’incarico di Luigi Carizzone, particolare: “La proroga dell’incarico è stata fata nonostante la Direzione Generale avesse ricevuto, nel corso del tempo, una serie di segnalazioni riguardanti numerosi illeciti commessi all’interno del Dsm ed in particolare riguardanti le condotte poste in essere dal direttore Carizzone Luigi”. Dunque non resta che attendere l’esito degli interrogatori in corso, riprenderanno nella giornata di domani, e le conclusioni dell’indagine, al termine della quale gli inquirenti scopriranno tutte le loro carte. Intanto sarebbe cosa buona e giusta se i tanti leoni di tastiera mettessero un po’ da parte tanta inutile veemenza nel giudicare via web, arrivando persino ad emettere ridicole sentenze. Intanto una mamma scrive sul web che il figlio adolescente e due amici sono stati brutalmente aggrediti, presi per il collo e costretti a tirar fuori venti euro. In pieno centro città, con tanti testimoni rimasti a guardare. Senza traccia alcuna di quella veemenza che invece, da dietro una tastiera, spesso emerge. Ed altrettanto spesso del tutto fuori luogo.

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