Meno tempo per la terapia e migliore qualità di vita per il tumore al seno. È quanto promette una formulazione sottocutanea, recentemente approvata da Aifa Agenzia Italiana del Farmaco, per le pazienti con tumore al seno HER2-positivo che possono ora quindi disporre anche in Italia di questa nuova opzione terapeutica. La nuova terapia combina in una singola iniezione a dose fissa i farmaci pertuzumab e trastuzumab e che consente di velocizzare il trattamento del tumore HER2+ di oltre il 90%, permettendo la somministrazione in pochi minuti rispetto alle ore necessarie per l’infusione endovenosa standard. «La somministrazione sottocute combinata dei due anticorpi, che nelle terapia standard tradizionale sono somministrati con infusioni endovenose separate- rileva Michelino De Laurentiis, direttore dell’Oncologia Senologica della Fondazione Pascale di Napoli – migliora l’esperienza terapeutica per le pazienti, riducendo i tempi di somministrazione ed eliminando il disagio della somministrazione endovenosa periodica. Lo studio registrativo FeDeriCa ha dimostrato che l’associazione dei due farmaci in una singola iniezione sottocutanea produce risultati paragonabili all’infusione endovena in termini di efficacia clinica, sicurezza e tollerabilità. Inoltre, questa modalità di somministrazione riduce l’invasività del trattamento ed elimina potenziali errori di dosaggio, dato che impiega per tutte le pazienti una dose fissa di farmaco». Anche a livello di organizzazione della struttura sanitaria la modalità sottocute determina vantaggi, permettendo di contenere i tempi e i costi di somministrazione, oltre che di liberare risorse e personale per poter trattare più pazienti. Aifa ha approvato la rimborsabilità dell’associazione a dose fissa di pertuzumab e trastuzumab con ialuronidasi umana ricombinante, somministrabile per iniezione sottocutanea nel trattamento del carcinoma mammario HER2-positivo in fase precoce e metastatica.

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