La citta’ entro le mura puo’ diventare un centro vivo e pulsante e Napoli puo’ offrire luoghi e spazi di aggregazione anche in vista del Forum internazionale delle culture del 2013.

 

Per il centro storico partenopeo, patrimonio dell’Unesco, sono stati assegnati 100 milioni di euro di fondi comunitari, da utilizzare nell’area che l’assessorato all’Urbanistica della Regione Campania ha delimitato da porta Nolana, Porta Capuana, Port’Alba, Porta Santa Sofia.

“E’ il progetto di una grande area museale all’aperto – spiega l’assessore Marcello Taglialatela – con accesso dal mare. Si tratta di valorizzare il patrimonio artistico, architettonico e monumentale, dando armonia alle strade e alle attivita’”. Il piano messo a punto prevede infatti incentivi per la ristrutturazione di attivita’ commerciali e artigianali comprese nell’area individuata e per l’abbattimento di opere abusive condonate. “La valorizzazione del centro antico – dice l’assessore – potra’ avere un effetto di contaminazione, invogliando i privati ad adeguarsi alla nuova immagine”.

I finanziamenti riguardano edifici pubblici, chiese, monasteri e i complessi ospedalieri dell’Annunziata e dell’Ascalesi. Edifici in gran parte chiusi da destinare ad attivita’ culturali o di accoglienza. Nel piano, sono previsti anche 5 milioni di euro per la valorizzazione del sistema urbano, attraverso lo sviluppo di servizi come piazze wireelss, zone a traffico limitato e bike sharing. La progettazione, coordinata dall’architetto Aldo Loris Rossi e sviluppata in house dagli uffici regionali, comprende nel primo stralcio un’area di un chilometro quadrato, nella quale realizzare cinque itinerari turistici che si incrociano tra loro da Port’Alba a Porta Capuana, da via Costantinopoli a Porta Santa Sofia, da Porta Nolana a via Toledo, da Forcella a piazza Mercato e infine il waterfront tra Castel dell’Ovo e piazza Mercato. Alla base della progettazione c’e’ il duplice obiettivo di tutela e di sviluppo del centro storico di Napoli, per creare un equilibrio tra il rispetto dei valori storici e la promozione di attivita’ culturali e produttive. Gli interventi non si sovrapporrano al piano “Piu Europa”, che pure interessera’ il centro storico di Napoli ma in un’estensione piu’ ampia.

“Abbiamo concordato gli interventi – aggiunge Taglialatela – con la precedente amministrazione comunale, definendo i requisiti per gli edifici da includere. Nel piano attuale mancano alcuni siti individuati inizialmente, perche’ avevamo ragionato su un’ipotesi di finanziamento di 200 milioni di euro e ci troviamo con fondi dimezzati”. Secondo le previsioni dei tecnici, la prima e piu’ corposa fase di intervento dovrebbe concludersi entro il 2012.

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