Quarte dosi di vaccino anti-Covid: al via da ieri a Napoli la somministrazione della seconda dose booster ma si teme il flop. In tanti potrebbero scegliere di disertare l’hub. Un richiamo vaccinale riservato ai i cittadini che abbiano compiuto o superato gli 80 anni di età, agli ospiti delle Rsa e a coloro che siano inseriti nella categorie a rischio, considerati fragili per malattia e che abbiano un’età compresa tra i 60 e i 79 anni (chi ha più di 80 anni deve farla comunque). In pratica, accanto agli immunocompromessi e agli ultra fragili (circa 10 mila) già candidati dal 1 marzo scorso alla quarta dose di vaccino ora la platea si allarga coinvolgendo gli oltre 61mila ultra ottantenni residenti in città al 1 gennaio scorso (61.522 per la precisione). A questi vanno aggiunte diverse migliaia tra ospiti delle Rsa, pazienti fragili affetti da particolari patologie (inserite in un elenco fissato dal Ministero) e i disabili. Tra gli anziani con più di 80 anni non si possono considerare i circa 17 mila anziani che, dall’inizio della campagna vaccinale, non hanno mai varcato la soglia di un Covid center e che difficilmente si lasceranno convincere ora. L’accesso ai punti vaccinali della Asl resta libero e senza prenotazione anche per la quarta dose. L’unica condizione è che siano trascorsi 4 mesi dall’ultima inoculazione. Sono esclusi i soggetti delle categorie candidate che abbiamo contratto l’infezione dopo la somministrazione del booster. (terza dose). I luoghi di in cui effettuare la puntura sono la Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte (aperta tutti i giorni dalle 9 alle 14). Qui il giovedì e il sabato dalle 13 fino alle 18 si vaccinano anche i bambini dai 5 agli 11 anni. Ci sono poi i distretti sanitari di base (aperti per i vaccini anti-Covid dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16,30 e il sabato dalle 9 alle 13). Quindi si può accedere alla rete dei medici di famiglia: tra questi ultimi a Napoli i vaccinatori sono circa 200 su 500 e dall’inizio della pandemia hanno effettuato quasi 200 mila punture. Potranno effettuare anche somministrazioni domiciliari per i pazienti non deambulanti. Infine c’è il canale delle farmacie dove chiunque, su prenotazione, potrà ottenere anche la quarta dose di vaccino. Il farmaco utilizzato è sempre uno dei due a mRna (Pfizer o Moderna) e Moderna sempre a dose dimezzata come nel primo booster. Gli ospiti delle Rsa e i disabili, così come le altre categorie di pazienti fragili, potranno ottenere il vaccino anche presso le strutture sanitarie di riferimento.

Per i rifugiati dell’Ucraina resta attivo infine il punto vaccinale della Mostra d’Oltremare anche se si stimano poche quarte dosi da somministrare visto che le attività finora svolte riguardano soprattutto il completamento del primo ciclo di vaccinazioni e la terza dose in una popolazione in generale poco vaccinata. La quarta dose non sarà estesa per ora alla popolazione generale e solo in autunno, se dovesse verificarsi una nuova impennata di casi si ragionerà su questa ipotesi magari con un vaccino aggiornato ai tanti cambiamenti del virus. Attualmente a Napoli, dopo la chiusura del san Giovanni Bosco, gli unici Covid center attivi sono il Loreto e il Cotugno in cui sono rispettivamente ricoverati 48 pazienti, su 50 posti attivi in degenza ordinaria (con altri 2 in terapia intensiva) e altri 74 al Cotugno su circa 100 posti attivi. Ieri a Napoli sono stati registrati 1.332 nuovi casi (17,91% dei tamponi effettuati tra molecolari e antigenici) di cui 14 sintomatici a fronte di 1.134 guariti. La platea degli attualmente positivi è ancora alta: sfiora i 14 mila individui.

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