Sembra non arrestarsi l’ondata di calore che sta investendo l’Italia. Dopo alcuni giorni in cui sembrava che le temperature fossero scese, concedendo una leggera tregua, gli esperti annunciano per la settimana prossima una quarta ondata di caldo. Una vera e propria “bolla rovente” con cui verranno toccati picchi ben oltre i 40 gradi. Un caldo record, reso ancora più insostenibile dalla totale assenza di pioggia, con conseguente aumento della siccità. L’estate 2022 continua a connotare un quadro preoccupante. La prossima settimana a partire da martedì 19 luglio, e per tutto il resto del mese, l’Italia sarà investita da una “bolla rovente” in arrivo dalla Francia. Secondo le previsioni la quarta ondata di caldo della stagione sarà anche più intensa delle precedenti. Un nuovo anticiclone africano, Apocalisse, è previsto già a partire dalla giornata di domani. Con temperature che si assesteranno circa su 38 gradi. Non sono però da escludere picchi oltre i 40 gradi. In questo caso le zone maggiormente colpite saranno al Nord Italia e sulle isole. A Milano sono attesi circa 41 gradi, non sono da escludere picchi anche in altre grandi città italiane come Roma. Afa anche Bologna e Firenze. Temperature stabilmente sopra i 40 gradi anche in Sardegna e Sicilia, atteso un fine settimana da bollino rosso in tutta la penisola. La prossima settimana, martedì, arriverà sulle regioni alpine e della Pianura Padana riportando afa e temperature 20 gradi sopra la media stagionale (con picchi di 42 gradi). Dopo una prima fase di caldo opprimente al centro nord l’aria torrida scenderà lungo la penisola fino ad arrivare alle regioni meridionali. Già entro venerdì si toccheranno punte di 36-38 gradi sulle aree interne specie di Toscana, Lazio, poi Umbria, Pianura Padana, Foggiano ed entroterra sardo. Il prossimo weekend i termometri potrebbe salire a 40 gradi al Centrosud e Isole, oltre che in Pianura Padana. Il servizio C3S riferisce inoltre che «L’atmosfera di giugno ha iniziato a riscaldarsi in superficie nelle aree extratropicali dell’emisfero settentrionale, dove questi eventi si sono verificati, a partire dagli inizi degli anni ’70 a una velocità doppia rispetto a quanto avvenga in tutto il mondo. Nonostante queste ondate di calore in zone dell’Europa e dell’Asia siano fuori dalla norma, si tratta di eventi non inaspettati. In linea con i dati presentati nell’ultimo Ipcc Assessment Report, vi è un aumento nella frequenza e nell’intensità delle ondate di caldo: una crescita, secondo l’Ipcc, da attribuire al cambiamento climatico causato dall’uomo e destinata ad aumentare in futuro per via del riscaldamento globale». «Nei prossimi anni si prevedono ondate di calore sempre più frequenti e forti simili a quelle osservate quest’anno in Europa e oltre. È di particolare importanza rendere pubblici dei dati affidabili, così da permettere a chiunque di monitorare queste tendenze e prepararsi al meglio a ciò che ci attende», dice il direttore del Copernicus Climate Change Service, Carlo Buontempo.

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