Capodanno senza cessione. La Salernitana e i suoi tifosi resteranno ancora col fiato sospeso nei primi giorni del nuovo anno. Strascichi fisiologici porteranno la cosa a risolversi ufficialmente se tutto andrà bene dal 3 gennaio con l’inizio del processo di trasferimento quote al nuovo proprietario. Viceversa, quel «senza cessione» equivarrà al peggio, all’assenza di offerte accettabili. Ma non dovrebbe andare così: alla finestra ci sono in primis Danilo Iervolino, imprenditore partenopeo fondatore di una nota università telematica, e i componenti della cordata che vede a capo Francesco Agnello, torrese con interessi nella distribuzione di acque e bevande. Occhio, poi, a possibili outsider che potrebbero strategicamente palesarsi solo oggi. Susanna Isgrò e Paolo Bertoli, i trustee che si occupano della cessione, sono in riunione a oltranza. Alle 23:59 scadrà il termine ultimo per la presentazione e soprattutto l’accettazione di proposte vincolanti per l’acquisto del club. È la deadline del trust in cui è inscatolata la società da luglio: cessione o esclusione dal campionato. La via di mezzo è la proroga di 45 giorni che i trustee chiederanno alla Figc (la otterranno, è prevista dall’atto notarile stipulato a luglio) per completare formalità burocratiche e saldo del prezzo totale. Si tratta del vero obiettivo per salvare il campionato della Salernitana, dimostrando una vendita certa e definitiva a un soggetto affidabile che si concretizzerà poi entro metà febbraio. Farà fede la pec con la data e l’orario di accettazione dell’offerta. Un ok che sarà giocoforza dato con riserva.

Il motivo? Tempi di verifica della fideiussione a copertura del costo totale e del versamento del 5% del prezzo a titolo cauzionale (che sarà restituito in caso di rigetto). Ebbene, il «click» del bonifico effettuato oggi comunque obbligatoriamente da certificare non avrà effetti immediati e l’avvenuto accredito della somma sarà riscontrabile soltanto da lunedì, alla riapertura degli istituti di credito. Da quel momento sarà possibile ratificare tutto in Figc. Danilo Iervolino c’è. La sua non è (ancora) un’offerta, ma una proposta precisa fatta in una lunga conference call con i trustee: il solido imprenditore napoletano si è detto disponibile a offrire 10 milioni per l’acquisto del club, garantendone almeno altri 22 per la gestione, mercato compreso, fino al termine del torneo. Inizialmente non avrebbe voluto gareggiare con altri competitor, ma alla fine potrebbe scendere in campo ugualmente con un’offerta completa in giornata. Sempre oggi si attende la pec della cordata con Francesco Agnello (ne fa parte anche il tarantino Vittorio Tomaselli, imprenditore nel campo dell’ingegneria clinica ed elettromedicali) con la collaborazione di Cordusio Finanziaria (società del gruppo Unicredit), dopo aver sciolto le ultime riserve e non senza perplessità per la mancata approvazione del bilancio. Due giorni fa è toccato all’avvocato Michele Tedesco, col notaio Roberto Orlando, inviare la pec: si tratta di un’idea romantica, ricca più di passione che di soldi, nel tentativo di porsi come scialuppa di salvataggio per non perdere l’affiliazione. E poi occhio a possibili outsider finora rimasti nell’ombra. Intanto, all’Epifania ci sarebbe Salernitana-Venezia. Il club non farà partire la prevendita prima della risoluzione della questione societaria, ma c’è anche il nodo Covid: ieri c’è stata una negativizzazione ma anche un nuovo positivo (sei in totale) nel gruppo squadra.

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