Vale più di uno Scudetto la salvezza del Real Agro Aversa che da matricola ottiene all’ultima giornata la permanenza nel campionato di Serie D. Il 3-3 sul campo del Sorrento consente agli uomini di mister De Stefano di guadagnare un punto d’oro per restare anche l’anno prossimo nel calcio che conta. Un risultato tanto straordinario, per qualcuno inatteso, dopo il doppio balzo dalla Promozione alla Quarta serie, quanto meritato, al termine di una stagione con alti e bassi, com’era prevedibile per una neopromossa. Grande merito va dato allo staff tecnico, ai calciatori, ai vertici societari, in primis al presidente Guglielmo Pellegrino. Grazie alla tenacia e agli sforzi finanziari del patron granata il team normanno ha superato le tante avversità che si sono frapposte sul suo cammino. Non è retorico rimarcare che il Real Aversa ha raggiunto la salvezza contro tutto e tutti. La raffica di errori arbitrali madornali ha fatto perdere per strada numerosi punti preziosi. Lo stadio off-limits per il Covid ha penalizzato la squadra che non ha potuto contare su una tifoseria calorosa e attaccatissima ai colori granata. Per non tacere dell’inaccettabile latitanza del sindaco di Aversa Alfonso Golia che ha sempre visto di cattivo occhio la società, chissà poi perché. Ma Pellegrino e company sono andati avanti a testa bassa.

Guglielmo Pellegrino e Giuseppe De Michele

In vita sua il presidente non ha mai temuto di andare controcorrente. Lo ha fatto anche quando ha preso in mano le redini societarie dopo una lunga assenza dal mondo del calcio. Ha vinto senza sottomettersi al volere del Palazzo, senza bussare alle porte dei potenti con il cappello in mano, senza mai perdere la dignità. E proprio questo spirito grintoso e combattivo è stato il tratto distintivo della squadra. Che nei momenti difficili ha tirato fuori gli attributi. E si è strameritata la permanenza in Serie D. Complimenti al patron Pellegrino e a tutti i componenti del Real Agro Aversa, con una citazione al team manager Giuseppe De Michele, decano del calcio campano e “portafortuna” della squadra. Per motivi di opportunità lo abbiamo “snobbato” per tutta la stagione. Stavolta, essendo un’occasione particolare, una menzione speciale se la merita.      

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