Napoli-Liverpool, match valido per la prima giornata del girone A di Champions League, è terminato sul punteggio di 4-1, frutto di una doppietta di Zielinski e delle reti di Anguissa e Simeone, poi a conti fatti Luis Diaz segna il gol della bandiera per gli inglesi. La gara è stata arbitrata dallo spagnolo Carlos Del Cerro Grande. Serata da incorniciare per i partenopei in quello che sulla carta doveva essere l’impegno più difficile dell’andata, invece festeggiano nel migliore dei modi il ritorno tra le grandi d’Europa, portandosi al comando del raggruppamento al pari dell’Ajax.

LE PAGELLE DEL NAPOLI

Alex MERET 6,5 – Concentratissimo per tutto l’arco della gara, si rende protagonista di un gran riflesso su colpo di testa di Luis Diaz a due passi. La rete subita? Una conclusione quasi imprendibile. Altro match convincente.
Giovanni DI LORENZO 6,5 – Si cuce alla difesa, disputa un match di sostanza dietro, dove dà una gran mano.
Amir RRAHMANI 6 – Secondo i pronostici più pessimistici, avrebbe dovuto fare la fine che invece hanno fatto i difensori dei Reds stasera. Invece gestisce benissimo la pressione. Forse leggermente più permissivo del compagno di reparto.
Kim MIN-JAE 6,5 – Una sola grossa distrazione quando la partita era già decisa. Per il resto perfetto nei contrasti, continua ad offrire sicurezze nella retroguardia partenopea.

Mathias OLIVERA 6 – Sostituisce da titolare Mario Rui debilitato da qualche problemino di salute. Lo fa discretamente. (Dal 74′ Mario RUI S.V.).
André-Frank ZAMBO ANGUISSA 7,5 – Da centrocampo in su fa tutto quello che vuole. Con un movimento taglia come il burro la difesa e segna. Stellare.
Stanislav LOBOTKA 6,5 – Domina il confronto a centrocampo con Fabinho, imprescindibile in tutte le fasi.
Piotr ZIELINSKI 8 – Sempre presente nei in tre dei quattro gol del Napoli. Freddo dagli undici metri, calibratissimo nell’assist per Anguissa, cala il poker a inizio ripresa: come il prezzemolo, da stella (Michelin) allo stesso modo del compagno di reparto. (Dal 74′ Eljif ELMAS S.V. – entra a giochi fatti).
Matteo POLITANO 6,5 – Trova immediatamente l’intesa con Osimhen. Quando però il nigeriano esce, comincia a scomparire. (Dal 57′ Hirving LOZANO 6 – ingresso in campo a risultato acquisito, non perde la voglia di provarci anche lui ad entrare tra i marcatori).
Victor OSIMHEN 6 – I suoi scatti in profondità rischiano di asfaltare il Liverpool più di quanto dicesse il risultato nel primo tempo. Nonostante l’errore dal dischetto, la magia non finisce finché i problemi fisici non lo frenano. Buona prova delle sue, ma il mancato gol pesa sulla valutazione. (Dal 41′ Giovanni SIMEONE 6,5 – Prende in mano un testimone pesantissimo, peraltro al suo esordio in Champions League; ma alla prima azione si fa trovare posto giusto, segnando il provvisorio 3-0 prima dell’intervallo).

Khvicha KVARATSKHELIA 7,5 – Si presenta tra i grandi d’Europa con uno dei numeri dei suoi: palla al piede a metà campo, ne manda tre al bar. Avrebbe persino la palla del gol nel primo tempo, probabilmente non ci crede abbastanza. Per stasera gli basta mostrare due assist e qualche tela alla “Kvaravaggio”, come lo soprannominano dalle tribune. (Dal 57′ Alessio ZERBIN 6 – per come si mette il risultato, merita di ritagliarsi spazio in un contesto così prezioso. Nessun grave errore, l’importante è quello).
All. Luciano SPALLETTI 7 – In serate come tali ha veramente poco da fare quando in campo gira tutto meglio della perfezione, il che è un bene considerata la clavicola fratturata. L’unico impegno è quello di mantenere concentrata la guardia nel secondo tempo. Una sola considerazione da fare al termine del match: questo nuovo Napoli è da Europa.

LE PAGELLE DEL LIVERPOOL

ALISSON 6 – Terribile avvio, bruciato in uscita da Osimhen, lo salva il palo. Il rigore parato non basta a tenere a galla i Reds. Fa quel che può con una difesa praticamente inesistente, non ne ha colpe.
Trent ALEXANDER-ARNOLD 5 – Spaventa la porta del Napoli nel primo tempo, ma sulla sua fascia è un’emorragia continua.
Joe GOMEZ 3 – Tra i principali colpevoli. Soffre le partenze di Osimhen, perde uomo e contrasti in maniera troppo leggera. Disastroso è ad essere riduttivi. (Dal 46′ Joel MATIP 5,5 – Va immediatamente vicino al gol con un colpo di testa. Però le cose dietro cambiano poco).
Virgil VAN DIJK 5,5 – Stende in area Osimhen, che poi per sua fortuna sbaglia dal dischetto. Si fa perdonare subito dopo con il salvataggio sulla linea, ma impedisce soltanto di evitare un passivo ancora più pesante. Ma non per questo è esente da colpe.
Andy ROBERTSON 5,5 – L’unico salvabile degli inglesi nei primi venti minuti, cerca di suonare la carica con qualche incursione. Per un po’ funziona, poi cala col passare dei minuti.

Harvey ELLIOTT 5,5 – Sui suoi piedi, o meglio sulla sua coscia, la possibilità di riaprire il match già a metà primo tempo. Per il resto poco e niente (Dal 77′ ARTHUR S.V. – troppo poco per valutarlo, soprattutto in una situazione del genere. E poi ovvio che non si vede già la mano di Klopp).
FABINHO 5 – Preciso in fase di impostazione, molle in fase difensiva.
James MILNER 4 – Primi dieci minuti da incubo: il braccio larghissimo che procura il primo rigore del Napoli, poi l’ammonizione per un fallaccio su Anguissa. Non entra mai in partita. (Dal 62′ THIAGO ALCANTARA 6 – ritorna dall’infortunio, l’unica buona notizia di Klopp nella terribile notte. Crea qualcosa di interessante per cercare il secondo gol).
Mohamed SALAH 5,5 – Una sola palla-gol sui suoi piedi e un’altra potenziale agganciata malissimo. Serata di magra. (Dal 62′ Diogo JOTA 6 – stesso discorso di quasi tutti i subentrati del Liverpool, si fa vedere davanti).
Roberto FIRMINO 5 – Impalpabile, baricentro troppo basso, praticamente assente in area. Completamente fuori contesto. (Dal 62′ Darwin NUÑEZ 6 – un tiro e poco di più, ma non a lui non si potevano chiedere miracoli).
Luis DIAZ 6,5 – Dopo le quattro scoppole subite, decide di portarsi sulle spalle la squadra. Autorevole la rete del 4-1, va vicino al gol un altro paio di volte.
All. Jurgen KLOPP 4,5 – Irriconoscibile. Non si trovano altre parole per descrivere questa prestazione. Figuraccia in eurovisione per i finalisti in carica.

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