Il Napoli cala il tris in casa dei Rangers, conferma la sua solidità e si prende la vetta del girone davanti ad Ajax e Liverpool. Decidono nella ripresa Politano su rigore e i due neo entrati Raspadori e Ndombele quasi a dimostrare che gli azzurri hanno colpito ai fianchi gli scozzesi prima di mandarli poi ko con un terrificante uno-due che ha preso le mosse dall’espulsione di Sands (dalla quale è nato il primo rigore fallito da Zielinski). La ciliegina sulla torta, nel recupero, l’ha poi messa appunto Ndombele quasi a certificare che la squadra azzurra ha una rosa in grado di competere su più fronti. Adesso la squadra di Spalletti arriva lanciatissima alla sfida scudetto di domenica a San Siro contro il Milan. Spalletti ha schierato i suoi “titolarissimi”, eccezion fatta per Simeone (esordio dal via in Champions) per l’infortunato Osimhen, dimostrando quanto ci tenesse a questa partita. Atmosfera particolare tra la magia di Ibrox, l’assenza dei tifosi azzurri ed il lutto per la morte della Regina Elisabetta (commemorata con una coreografia da brividi) in virtù del quale non è risuonato l’inno della Champions bensì quello britannico. Van Bronckhorst ha provato a partire forte e i suoi hanno sfiorato il gol dopo pochi secondi di testa con Morelos ma allo scoccare del secondo minuto Zielinski ha già scheggiato il palo certificando la personalità del Napoli. Azzurri propositivi – come sempre – anche se con Rrahmani e Kim spesso “alti” qualche rischio è apparso fisiologico (vedi destro da fuori di Arfield ben parato da Meret). Sulla corsia mancina Mario Rui ha offerto con continuità una soluzione interessante a Kravatskhelia, a destra Politano si è sovente isolato in uno contro uno come ama fare ma è stato sempre Zielinski ad accendere la luce (suo l’assist per Simeone “murato” dal 40enne Mc Gregor al 17’ in uscita bassa). Insomma, ritmi alti ed occasioni da entrambe le parti con il solo Lobotka un po’ fuori dal gioco nel Napoli (è cresciuto con il passare dei minuti) che ha costruito bene fino alla trequarti ma è mancato nella stoccata (di poco a lato il destro di Krava nel recupero) ed è stato costretto a qualche affannosa rincorsa all’indietro per tutta la prima frazione.

Copione invariato in avvio di ripresa con una conclusione a rete per parte nei primi quattro minuti e Napoli leggermente più guardingo quasi a voler chiamare all’assalto gli scozzesi, che non si sono tirati indietro. Una mossa che ha funzionato perché Simeone si è ritrovato con tanto spazio in mezzo ai due centrali di casa ed al 10’ si è procurato un rigore dal quale è scaturita anche l’espulsione di Sands, Mc Gregor ha parato il penalty a Zielinski ma sulla respinta si è avventato Politano con il mancino per l’uno a zero. Tutto da rifare perché Mc Gregor si è mosso prima e Politano era già in area al momento della respinta. Al secondo tentativo Zielinski ha fallito di nuovo, stavolta calciando male a mezza altezza. Il Napoli non si è disunito, ha sfruttato la superiorità numerica e Barisic ha respinto con la mano in area un destro forte di Kravatskhelia. Dagli undici metri Politano ha incrociato all’angolino. Insomma, al terzo tentativo il Napoli è passato in vantaggio e da quel momento ha provato a pungere di nuovo più ancora che a gestire: Kravatskhelia ha avuto una paio di chance per mettere il risultato in frigo con un certo anticipo prima che Raspadori chiudesse in pratica la contesa dopo un’azione tutta firmata dai cambi visto che l’ha aperta Ndombele e l’ha rifinita Olivera. Proprio Ndombele si è poi tolto la gioia personale dello 0-3 finale con una percussione centrale delle sue e grazie all’ennesima giocata preziosa di Anguissa.

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