”Chi mi conosce sa che persona sono. Ho rispetto per i colleghi, non vado nemmeno a vedere le partite. La Roma ha preso un allenatore giovane, ma importante, ha una nuova proprieta’ e ha preso molti giocatori. Io ho un rapporto d’amicizia e stima professionale per Walter Sabatini, ma non l’ho mai sentito dopo il mio addio a Palermo. Non ho mai pensato di essere l’allenatore della Roma, ne’ in passato ne’ oggi”. Intervistato dall’emittente romana Rete Sport Delio Rossi risponde al presidente del Palermo Maurizio Zamparini che nei giorni scorsi aveva definito Rossi (che aveva ha detto di no alla richiesta di tornare sulla panchina dei rosanero) ”in attesa di una chiamata dalla Roma”. Ma come sara’, secondo l’ex tecnico della Lazio, la Roma di Luis Enrique? ”Ci sono persone valide, professionisti seri – risponde – . Se hanno scelto Luis Enrique vuol dire che sono convinti di poter puntare su di lui. Ci vorra’ pazienza, l’inizio non puo’ essere rose e fiori per chi arriva da un altro calcio. Il nostro e’ un campionato non il piu’ bello del mondo, ma sicuramente il piu’ difficile”. ”Inoltre – sottolinea Rossi – non bisogna fare l’accostamento un po’ sciocco con il Barcellona. La Roma non sara’ il Barcellona d’Italia. Luis Enrique portera’ le sue idee ed io seguiro’ con interesse quanto avverra’. Non ho ancora visto una partita della Roma, ma penso che Luis Enrique dovra’ addattarsi ai giocatori che ha a disposizione. Replicare il gioco del Barcellona non e’ possibile, diventerebbe una caricatura”. Infine un giudizio su Kjaer, da poco arrivato a Trigoria e che Rossi ha avuto a Palermo: ”Kjaer e’ il difensore piu’ forte che abbia mai allenato, fisicamente straripante, a volte pecca proprio per la grande sicurezza che ha nei propri mezzi. Sono convinto che e’ un giocatore ideale per il calcio di Luis Enrique”

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