Costretto per esigenze di calendario nuovamente a inseguire la Juventus, il Napoli ribatte colpo su colpo ai bianconeri e si riprende la testa della classifica. Gli azzurri passano sul campo del Benevento (2-0) in un derby reso difficile soprattutto dall’entusiasmo con il quale i padroni di casa, staccati sul fondo della classifica, affrontano il dopo calcio-mercato. L’unica nota stonata pere gli azzurri l’infortunio alla caviglia per Mertens, uscito dal campo malconcio anche se sulle sue gambe.

Tra i padroni di casa, l’arrivo dei nuovi innesti dà ai sanniti una forza psicologica nuova che non basta per piegare la prima della classe ma che quanto meno fa immaginare che non abbiano ancora alzato bandiera bianca e che continueranno a combattere per la salvezza fino a quando ci sarà almeno una speranza di raggiungerla. Sul piano tecnico la differenza in campo c’è e si vede anche se il Napoli non sembra essere in una delle sue migliori giornate. D’altro canto 50 punti di differenza in classifica non possono scomparire nel nulla. Il Benevento, però, lotta, si impegna con coraggio e con ardore e soprattutto nelle primissime fasi della gara riesce in qualche occasione a mettere in difficoltà la difesa del Napoli, che è la meno battuta del campionato. Gli azzurri sbloccano la partita nel primo tempo con una nuova magia di Mertens che regala il vantaggio alla sua squadra con un delizioso pallonetto in diagonale, scoccato da breve distanza. Poco prima un altro giocoliere del tridente offensivo di Sarri, Insigne, aveva tirato fuori dal suo repertorio un numero di gran classe, piazzando anche lui un pallonetto che si era infranto sulla traversa della porta di Puggioni. Il Benevento con Sandro piazzato davanti alla difesa, Djuricic che limita se incursioni di Allan e Guilherme che cerca di mettere in affanno la coppia Koulibaly Albiol sfrutta, per quanto possibile, l’apporto dei nuovi arrivati. Il tema tattico della gara non può che essere quello previsto, con il Napoli che tiene schiacciati gli avversari nella propria metà campo e il Benevento che riparte in velocità ogni volta he la dinamica del gioco glielo consente. I partenopei trovano il raddoppio dopo un solo minuto dall’inizio della ripresa con Hamsik e la partita sembra chiusa anche se al 10′ c’è un brivido per gli uomini di Sarri, quando Di Bello concede il calcio di rigore per un fallo di Koulibaly su Costa. Il Var, però, richiama l’attenzione dell’arbitro e segnala un fuorigioco di Sandro sulla partenza dell’azione che impedisce ai sanniti di riaprire la gara. Poi fioccano i cambi ma il tema della gara fondamentalmente non cambia. L’unico spunto di interesse è un infortunio a Mertens, la distorsione a una caviglia, provocato da un fallo di Djimsiti. Con la penuria di attaccanti in rosa è un gran brivido per Sarri, ma non si dovrebbe trattare di nulla di grave.

 

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