A Firenze va in scena l’ultima grande sfida del terzo turno di Serie A ma, nonostante le attese, le due squadre non trovano la via del gol. La prima vera emozione del match arriva a fine primo tempo, quando Osimhen segna a porta sguarnita il gol del vantaggio del Napoli, ma l’attaccante nigeriano (non in grande serata) viene pescato in posizione di fuorigioco. Nel secondo tempo, invece, le squadre si allungano e trovano più coraggio, ma il punteggio rimane invariato: 0-0 al fischio finale. In questo modo i partenopei raggiungono in testa alla classifica Milan, Roma, Lazio e Torino (quota 7 punti); mentre la Fiorentina sale a 5, proprio come la Juventus.

LE PAGELLE

FIORENTINA (4-3-3): Gollini 6,5; Dodò 6,5, Milenkovic 7, Martinez Quarta 5,5 (dal 24′ s.t. Igor 6), Biraghi 6 (dal 35′ s.t. Terzic s.v.); Bonaventura 6 (dal 24′ s.t. Maleh 6), Amrabat 6,5, Barak 6; Ikoné 5 (dal 14′ s.t. Kouamé 6), Jovic 5,5, Sottil 6,5 (dal 35′ s.t. Saponara s.v.).

NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Kim 6,5, Mario Rui 6; Anguissa 6,5, Lobotka 6 (dal 33′ s.t. Ndombele 5,5), Zielinski 6,5 (dal 16′ s.t. Elmas 6); Lozano 5 (dal 26′ s.t. Politano 6), Osimhen 5,5 (dal 33′ s.t. Simeone s.v.), Kvaratskhelia 6 (dal 16′ s.t Raspadori 6).

I MIGLIORI
Milenkovic: imperioso il difensore serbo che regge il confronto con il temibile attacco dei partenopei. Il suo rinnovo con la “Viola” rimane un gran segnale per il futuro della squadra toscana che ha trovato in lui un punto di riferimento.

Anguissa: partita autoritaria del centrocampista partenopeo che, dopo un inutile cartellino giallo preso nei primi minuti, domina nella zona nevralgica del campo. Muscoli, sicurezza palla al piede e, da non sottovalutare, ottime linee di passaggio per gli attaccanti azzurri.

I PEGGIORI
Ikoné: impalpabile l’esterno francese che viene inserito tra gli undici titolari, ma che non ripaga la fiducia di Vincenzo Italiano. Sostituito dopo 60 minuti per far spazio a Kouamé.

Lozano: sbaglia un gol di testa grossolano e, da quel momento, perde definitivamente lo smalto di inizio partita. Anche lui sostituito nel secondo tempo da Politano: solita staffetta per Luciano Spalletti.

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