E’ la terza volta che Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro si ritrovano di fronte. Una volta per parte e sondaggi che, ultimo quello di Tecnè per Quarta Repubblica, danno il presidente in carica nettamente in vantaggio, almeno di dodici punti. Piuì in la, tra il 14 e il 18 per cento, Valeria Ciarambino del Movimento 5 Stelle. Anche lei cinque anni fa c’era. Uno ‘scontro’ a tre che si ripete pari pari a distanza di cinque anni. Completano il quadro  Giuliano Granato per Potere al Popolo, Luca Saltalamacchia per Terra, Sergio Angrisano per la lista Terzo Polo, Giuseppe Cirillo per il Partito delle Buone Maniere. E poi Gabriele Nappi con la lista Naturalismo che ha scelto di ritirare la candidatura. A poco più di due settimane dall’appuntamento con le urne, dunque, De Luca resta in vantaggio. Per Tecné, come dicevamo, di dodici punti, anche se ci sono stati sondaggi che davano il presidente nettamente al di là della soglia del 50 per cento e sondaggi che invece lo vedono a cavallo tra il 49 ed il 50. Come è noto fino al 60 per cento scatterebbe il premio di maggioranza di 30 consiglieri, solo andando oltre tale soglia si potrebbe arrivare a 31 massimo 32. Per il resto sarebbe un dettaglio di poco conto restare sotto o sopra la soglia del 50 per cento, poiché la legge elettorale campana non prevede il turno di ballottaggio: chi arriva prima al traguardo vince. Ballottaggio che potrebbe invece esserci in Toscana, altra regione dove il centrosinistra è in vantaggio, sia pur di poco. Nelle restanti cinque regioni centrodestra in vantaggio, con la Puglia dove sono un paio i punti che dividono Emiliano da Fitto. Tornando alla Toscana, il cui risultato potrebbe anche interessare da vicino a qualcuno dei candidati del Pd, a tempo debito spiegheremo il perché, la legge elettorale prevede il turno di ballottaggio: se il primo non arriva al 50 ed il secondo arriva al quaranta. In questo caso, quindici giorni dopo, si tornerebbe alle urne.

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