Non che prima fosse lì a girarsi i pollici ma quando è così iperattivo qualcosa bolle in pentola. Da giorni il sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa assomiglia sempre più a una trottola animata dal moto perpetuo. Per prima cosa si occupa dell’attività amministrativa (marca il tesserino ogni giorno) ma ultimamente, dopo il dietrofront alle regionali, è tornato a nuotare anche nel mare della politica. Cosa gli frulla nella testa? Non lo sa nemmeno chi lo conosce bene. De Rosa è imprevedibile e fuori dagli schemi. Proprio per questo c’è chi lo ama e chi lo odia. E chi vorrebbe sapere qual è la mossa che ha in serbo. Per vaticinare il futuro del primo cittadino di Casapesenna servirebbe l’ausilio dell’oracolo di Delfi. Con gli spostamenti limitati non è facile andare in Grecia. E soprattutto è impossibile tornare all’ottavo secolo a.C. e ottenere un incontro con Apollo. Non ci resta che attingere alle nostre fonti. Dall’entourage di De Rosa trapela poco. “Si dice che…”. Cosa? Che è pronto a giocarsi la partita per la presidenza della Provincia di Caserta. La corsa per la successione al deludente Giorgio Magliocca non è ancora iniziata. Il rinnovo del consiglio provinciale è previsto dopo il voto delle comunali in programma il prossimo ottobre. Non proprio dietro l’angolo ma nemmeno in un orizzonte lontano. E stavolta il sindaco di Casapesenna vorrebbe fare un viaggio organizzato fino al voto con la speranza di centrare l’obiettivo.

Marcello De Rosa

Come Pollicino sta lasciando dietro di sé una scia di mollichine che confermano le sue intenzioni. Si è attivato tra gli amministratori del suo campo, quello del Pd, e non solo. Ma ha stretto i rapporti anche con il consigliere regionale Giovanni Zannini. All’indomani del voto per il parlamentino campano, “Mister 22mila preferenze” è diventato una calamita per decine di amministratori locali casertani, come Magneto degli X-Men. Pur essendo sprovvisto dell’appeal del leader politico, è percepito come un’eminenza grigia che ha libero accesso nella stanza del governatore Vincenzo De Luca. E questo lo rende irresistibilmente affasciante agli occhi di sindaci e consiglieri comunali, bramosi di fondi regionali per completare o mettere in cantiere opere pubbliche. De Rosa però non vorrebbe essere il candidato alla presidenza della Provincia di Zannini. Sta lavorando per diventare l’uomo su cui potrebbe puntare il centrosinistra, Pd in primis ovviamente. Il sindaco di Casapesenna è in ottimi rapporti, ad esempio, con il suo omologo di Caserta, Carlo Marino, e con molti altri primi cittadini ed esponenti consiliari dem. Sembra invece essersi raffreddato lo stretto legame, anche personale, con Stefano Graziano. Ma l’ex consigliere regionale ragiona in termini politici con la testa e non con la pancia. Risulteranno cruciali i posizionamenti di Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale, e di Nicola Caputo, assessore di Italia viva della giunta De Luca. Per ora né il primo, né il secondo ha messo sul tavolo nomi. Forse anche per questo De Rosa ha freneticamente iniziato a tessere la sua tela. I fatti diranno se si tratta della tela di Penelope.

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