La Prefettura di Caserta non ha bisogno delle segnalazioni degli organi di stampa per garantire il rispetto delle normative in materia di atti amministrativi. Raffaele Ruberto, il migliore capo degli ultimi anni dell’Ufficio Territoriale di Governo per competenza e integrità, vigila quotidianamente per assicurare l’applicazione della legge. Ma l’astuzia, per non dire la genetica tendenza di alcuni politici locali a violare le regole, potrebbe raggirare prescrizioni e precetti celando la “truffa” tra i meandri di una burocrazia connivente. Da qui nasce la nostra esigenza di porre all’attenzione del prefetto Ruberto, attraverso un articolo-lettera aperta, l’ennesimo intrallazzo amministrativo posto in essere dalla maggioranza consiliare di Succivo guidata dal sindaco Gianni Colella e dal suo vice Salvatore Papa. Nel proseguire la nostra inchiesta sui favori e i regali ricevuti da Michele Aletta, personaggio noto alle forze dell’ordine perché in odore di camorra (è in corso in Appello un procedimento a suo carico), abbiamo scoperto che il cognato del vicesindaco Papa beneficerà di 30 ore di straordinario elettorale per l’espletamento del referendum del 29 marzo, in palese violazione delle norme vigenti (clicca sul primo link in basso).

Aletta, che è un lavoratore socialmente utile del Comune, è stato inserito nell’elenco dei dipendenti che compongono l’ufficio elettorale con determina n. 69 dello scorso 5 febbraio (clicca sul primo link in basso), adottata da Nicola Martiniello, responsabile del settore amministrativo-contabile. Per legge un lsu non può mai e poi mai godere dello straordinario elettorale, che spetta solo ed esclusivamente ai dipendenti comunali. Lo si evince da quanto riporta lo stesso funzionario Martiniello nella determinazione. “Visto l’art. 15 del Decreto Legge 18/01/1993 n. 8 ove è previsto: in occasione della organizzazione tecnica di consultazioni elettorali il personale dei Comuni, addetto a servizi elettorali, può essere autorizzato dalla rispettiva amministrazione, anche in deroga alle vigenti disposizioni, ad effettuare lavoro straordinario entro il limite medio di spesa di 40 ore mensili”. Le ore di straordinario quindi vanno spalmate soltanto sul “personale dei Comuni”, cioè su chi fa parte stabilmente della pianta organica. Va da sé che non ne possono beneficiare gli lsu. E anche sul piano dell’opportunità politica tanto meno Aletta perché è cognato di Salvatore Papa, sindaco de facto di Succivo.

Perché segnaliamo questa irregolarità alla Prefettura? Perché nella determina del funzionario Aletta non viene indicato come lavoratore socialmente utile ma come categoria A1. E perché? Perché se fosse scritto “Lsu” non potrebbe beneficiare dei soldi corrispondenti alle 30 ore di straordinario elettorale. Le regalie al parente del vicesindaco Papa non finiscono qui. In seguito ad un’altra inchiesta di Campania Notizie lo scorso 23 dicembre è stata disposta la chiusura dell’isola ecologica per gravissime violazioni. Chi è il fortunato addetto al centro di raccolta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche? Aletta, ovviamente. Costui è protagonista delle cronache giudiziarie perché nel processo che si è concluso con la condanna definitiva per camorra di Angelo Brancaccio, tuttora detenuto, è considerato l’anello di congiunzione tra l’allora sindaco di Orta di Atella e il clan dei Casalesi. Dicevamo della chiusura dell’isola ecologica. Il parente del braccio destro del sindaco facente finzione, come si dice a Napoli, è “entrato di secco, e si è messo di chiatto”. Se lo poteva consentire per la mole fisica ma non per legge. Da 48 ore di integrazione salariale mensili (12 ore settimanali) è passato a 68 e in qualche mese anche a 72. Praticamente raddoppiando la quota massima stabilita dalla normativa. Lo scorso dicembre l’obbrobrio amministrativo a danno dei cittadini è diventato indecenza stomachevole. Pur lavorando una settimana in meno, fino al 23 dicembre, Aletta ha intascato ugualmente 68 ore di integrazione pari a 620,80 euro (clicca sul secondo link in basso per leggere la determina n. 29 del 21.01-20).

Basta con questo scempio amministrativo e stop allo sperpero di soldi pubblici. Signor prefetto Raffaele Ruberto, ci pensi lei. Con gli attuali governati di Succivo al peggio non c’è mai fine.

Mario De Michele

(continua…)


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