“Escludiamo un disegno criminoso. Quello che, negli ultimi giorni, è accaduto a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro ad alcuni giocatori del Napoli e che li ha posti all’attenzione dell’opinione pubblica relativamente a fatti criminosi, è soltanto una coincidenza e non abbiamo alcun elemento per affermare che vi sia una correlazione fra i tre episodi”. La polizia di Napoli, attraverso la portavoce del questore Luigi Merolla, Valeria Moffa sgombra il campo da qualsiasi ipotesi, affacciatasi principalmente in commenti comparsi sulla rete, su una connessione tra il furto in casa di Cavani e le rapine dell’auto alla moglie di Hamsik e dell’orologio alla compagna di Lavezzi.

“Qualcuno – spiega la Moffa – mette in relazione i tre episodi come se ci fosse un unico disegno criminoso volto a danneggiare la squadra sul piano sportivo. A noi non risulta nulla”. “Si tratta – aggiunge la portavoce del questore – di tre episodi diversi, avvenuti in tre luoghi diversi e relativi a tipologie di reati completamente diverse l’una dalle altre. Ciò che è accaduto a Cavani ed alle signore Hamisk e Lavezzi avrebbe potuto succedere a chiunque ed in qualunque altra parte di Napoli o di altre città”. “Per quanto riguarda la rapina dell’orologio alla signora Screpante – conclude la Moffa – attendiamo che presenti una denuncia sull’accaduto. In moltissimi casi, dopo la denuncia di atti criminosi come quello subito dalla signora, riusciamo a raggiungere ottimi risultati”.

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