“Zagaria? Speriamo di arrestarlo prima che il procuratore capo Lepore vada in pensione, cosi’ gli facciamo un bel regalo”. A dichiaralo e’ stato Federico Cafiero de Raho, coordinatore della procura Antimafia di Napoli competente sul clan dei Casalesi, a margine della conferenza stampa sull’arresto di cinque esponenti del clan accusati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti ad Ancona.

Cafiero De Raho, dunque, spera di poter catturare l’ultimo latitante del clan dei Casalesi, Michele Zagaria di Casapesenna, ricercato da oltre 15 anni, prima del congedo del procuratore capo di Napoli Giandomenico Lepore. “La camorra non e’ un esercito come in passato – ha spiegato De Raho – ma e’ ancora presente e cio’ lo confermano gli attentati che si sono registrati a Caserta e provincia. I gruppi ancora in liberta’ si rifanno o alle vecchie guardie, ma possono essere anche cani sciolti, oppure a Zagaria che e’ l’unico detentore del potere criminale nella zona. La cattura dei latitanti e’ dispendiosa e laboriosa”. “Di certo la sconfitta della parte militare della camorra e’ possibile riscontrarla con la mancanza di omicidi – ha dichiarato il colonnello dei carabinieri del nucleo provinciale di Caserta Crescenzio Nardone – da oltre un anno e mezzo non si uccide in provincia di Caserta“. Nella conferenza stampa di oggi, De Raho e Nardone hanno sottolineato come il clan Schiavone avesse invaso anche la provincia di Ancona. Nell’ordinanza di custodia cautelare il carcere firmata dal gip per i cinque arrestati – altri cinque sono indagati – Raffaele Piccolo racconta come la droga veniva trasportata nascosta in pacchi di pane o mozzarelle caricate su autovetture. In una occasione la madre del collaboratore di giustizia aveva anche scambiato la droga per il bicarbonato cucinando la sostanza in pietanze e piatti prepararti per cena.

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