Cinquemila tonnellate di rifiuti umidi dalla Campania arriveranno in Emilia-Romagna a partire dalla prossima settimana. Lo ha deciso la Giunta regionale riunita questa mattina per dare una risposta solidale alla richiesta di aiuto della Campania e fornire un contributo per fronteggiare l’emergenza che riguarda i cittadini campani.

“Tutto il sistema regionale si fa carico del problema – sottolinea il presidente Vasco Errani – e lo fa in un quadro di cooperazione interistituzionale chiaro, con il riconoscimento da parte del Governo dell’emergenza nazionale, e con responsabilita’ definite, in cui e’ stata individuata e decisa anche la realizzazione di nuove discariche e impianti in Campania”. L’accordo, che sara’ firmato dai presidenti delle due Regioni, prevede la disponibilita’ ad accogliere, nell’arco di 3 mesi, in tutto 5 mila tonnellate di frazione organica umida, cioe’ di una parte di rifiuti urbani umidi pretrattati, che saranno interamente recuperati dall’impianto di Ostellato (Fe), il quale funzionera’ con le modalita’ ordinarie e ne garantira’ il recupero integrale. In particolare dai rifiuti trattati sara’ ricavato biostabilizzato per la copertura delle discariche. La quantita’ di rifiuti complessivamente ricevuti sara’ pari allo 0,2% della produzione totale annua dell’Emilia-Romagna ma, per non gravare la struttura di compostaggio di Ostellato, una quantita’ analoga di rifiuti da trattare sara’ gradualmente suddivisa tra gli impianti del sistema regionale. “L’impianto di Ostellato e’ tra quelli idonei a trattare questa tipologia di rifiuti gia’ differenziata”, spiega il sindaco Andrea Marchi. “Nel dicembre 2010 fu interessato l’impianto di Imola e, in questa occasione, ci rendiamo disponibili, in un quadro di accordo e responsabilita’ interistituzionale, a fare la nostra parte. Sottolineo che l’arrivo di questa quantita’ di materiale non si aggiunge in alcun modo alla quota che l’impianto gestisce normalmente”. “Anche in questa emergenza siamo in grado di dare il nostro contributo – aggiunge la presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra – e le condizioni sono assolutamente sostenibili. L’accordo ci tranquillizza perche’ sono stati inseriti paletti molto rigidi anche per quanto riguarda i controlli di Arpa prima dell’arrivo e in loco”. In particolare il via libera dell’Emilia-Romagna segue di pochi giorni la presa di posizione delle Regioni – in cui si chiedeva alle diverse istituzioni della Repubblica di fare la propria parte -, il riconoscimento dell’emergenza nazionale da parte del Governo e il vertice tra i presidenti della Regione Campania e della Provincia di Napoli e il commissario straordinario che ha individuato nel napoletano cinque cave dismesse da utilizzare come siti di smaltimento e in grado di garantire, entro l’anno, la piena autosufficienza della citta’ e della provincia di Napoli fino alla realizzazione degli impianti necessari al ciclo dei rifiuti. La Regione Emilia-Romagna e’ stata contattata insieme a Veneto, Lombardia, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Puglia, Sicilia e Marche.

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