Stazione, tribunale, ospedale, chiese, conventi, scuole: la spazzatura cinge d’assedio Castellammare, e precipita la città in baratro. Da una settimana i cumuli di immondizia hanno invaso il centro cittadino.

La raccolta è praticamente ferma. Un tentativo di individuare un sito temporaneo nel quartiere Savorito ha scatenato la rivolta degli abitanti, e per il momento l’iniziativa è sospesa. Intanto c’è chi si organizza: a piazza Vesuviana uno striscione da una settimana invoca futuro per Fincantieri e una città senza “monnezza”. A corso Garibaldi, davanti all’ex casa del fascio, stamattina cittadini e commercianti, scopa e paletta, hanno spalato sacchetti e ricoperto in parte i cumuli di rifiuti con un telone. “Ci avevano detto che ieri sera avrebbero ripulito – dice uno di loro – ma da un settimana qui non si vede nessuno”. Ruspe in azione con scorta di vigili urbani a via Cosenza, per riempire un auto compattatore. Il centro di Castellammare è in ginocchio: rifiuti sul lungomare, con turisti tedeschi che guardano perplessi, davtni alla sede del Distretto sanitario 80 a via Allende, davanti alla sede dell’Inail. Completamente ricoperta da cumuli è la traversa Giacinto Diana, sul lungomare. Cassonetti vuoti invece davanti al municipio.

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