Quattro provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti esponenti del clan dei Belforte di Marcianise (Caserta), soprannominati ”i mazzacane” – ritenuti, tra l’altro, coinvolti in un omicidio avvenuto nel 2003 a Marcianise – sono stati eseguiti oggi dalla squadra mobile di Caserta, diretta dal vice questore aggiunto Angelo Morabito.

Le ordinanze sono state emesse dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, dopo la dichiarazione di inefficacia del Tribunale del Riesame di Napoli, per motivi procedurali, di un’analoga misura cautelare, eseguita il primo luglio scorso e riguardante gli stessi reati. In manette sono finiti Michelangelo Amato, 34enne nato a Caserta e residente a Capodrise, e Vincenzo De Simone, di 34 anni, nato e residente a Marcianise (Caserta). Per Francesco Zarrillo, di 42 anni, nato e residente a Capodrise (Caserta) e Antonio Della Ventura, di 46 anni, nato a Maddaloni (Caserta) e residente a Caserta, invece, i provvedimenti sono stati notificati in carcere in quanto entrambi gia’ detenuti. I quattro – ritenuti dagli investigatori organici al clan camorristico del Casertano – sono coinvolti nell’omicidio di Francesco Cigliano, avvenuto nel 2003 a Marcianise. Per loro anche l’accusa di detenzione e porto illegale di armi comuni, clandestine e da guerra, rapina aggravata, danneggiamento tramite incendio e ricettazione, reati aggravati dall’avere agito al fine di agevolare l’organizzazione camorrista dei Belforte.

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