Il dramma lavoro in Campania. La situazione, già non esaltante, si aggrava ulteriormente con la chiusura, da oggi, dello stabilimento Whirlpool di Napoli. La città cerca di reagire, i lavoratori sono in agitazione, il sindaco Luigi De Magistris ha messo in piedi una iniziativa finalizzata a richiamare l’attenzione su un problema enorme. E così si sono spente le luci in municipio, ed è lo stesso primo cittadino a spiegare perché, parlando in Piazza Municipio. “Abbiamo spento le luci perché la città è in lutto. Quella della Whirlpool – ha aggiunto – è una chiusura che non era ammissibile in linea generale e ancor più in questo momento di pandemia. È inammissibile non si possa portare a casa con successo una battaglia che è di tutta la città, che i lavoratori hanno portato avanti con grande dignità. Stiamo parlando – ha concluso – di 400 dipendenti, 400 famiglie e 1000 dell’indotto”. Insomma, un dramma nel dramma. In attesa che la questione occupazionale nel Sud Italia entri in maniera stabile nell’agenda dei nostri politici per far frotne ad una crisi occupazionale senza precedenti. E vi resti fino a soluzione. Dunque, preferibilmente non per moltissimo.

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