Ma quanto ci vuole per sapere se l’abitazione di Cesario Villano è in regola o no? L’ufficio tecnico comunale sta “studiando” la pratica dell’assessore ai Lavori pubblici da circa un mese. Un po’ troppo, no? Il sopralluogo dei responsabili dell’Utc risale a l’inizio di ottobre. Ma finora dal secondo piano del municipio non è stato ancora partorito nessun provvedimento. Come mai? Non ci vengano a dire che sono in altre faccende affaccendati perché, risultati alla mano, non si percepisce nessun attivismo. Anzi. Dopo la denuncia di Campania Notizie in merito alla presenza di due capannoni abusivi sul un terreno della famiglia di Cesario Alma, zio del sindaco Pd Enzo Guida e del consigliere dem di Aversa Erika Alma, nonché tecnico comunale, nulla si è mosso. A differenza di altri casi nei quali l’Utc è stato molto più veloce nell’adottare i necessari provvedimenti. Evidentemente ci sono cittadini di seria A, quelli del cerchio magico politico-parentale di Guida, e cittadini di serie B che non hanno santi in paradiso. Di fronte a ritardi inaccettabili il comando della polizia municipale, composto da ben tre funzionari, cosa ha fatto? Ha sollecitato l’Utc? Oppure si spera che col passare del tempo il caso si possa sgonfiare? O peggio ancora si sta cercando di mettere una toppa? Non si sa. Alla facci della trasparenza. L’unica certezza è che nella realizzazione dei lavori dell’abitazione dell’assessore Villano sono state commesse diverse violazioni delle prescrizioni previste dalla normativa che regolamenta lo stanziamento dei fondi per usufruire dei bonus dell’edilizia.

Enzo Guida

L’esponente della giunta targata Guida ha usufruito del superbonus 90% per l’ammodernamento della casa. Nel mirino dell’Utc e dei caschi bianchi sarebbe finito il sottotetto dell’immobile. La struttura sarebbe stata destinata ad uso abitativo abusivamente. Mancherebbe la concessione edilizia. In questo caso è previsto il sequestro preventivo dello stabile e l’avvio di un procedimento penale a carico del proprietario. Se fosse così per l’assessore Villano non ci sarebbe scampo. Ma al momento non sono ancora stati adottati provvedimenti ufficiali. Eppure, a quanto risulta, l’assessore avrebbe ottenuto il via libera a effettuare i lavori nonostante l’edificio oggetto di incentivi non fosse ancora ultimato. Tuttora l’immobile è incompleto. Poi non si sa in base a quale autorizzazione la ditta ha montato il ponteggio nell’area pubblica confinante, quella dove c’era il campo sportivo parrocchiale. Un’altra violazione consisterebbe nella realizzazione di una grondaia troppo sporgente. Parallelamente alle misure amministrative e penali sui presunti abusi edilizi cammina l’iter per l’ottenimento del superbonus 90%. Per ottenere l’incentivo bisogna effettuare una serie di interventi. Uno: lavori di consolidamento, ripristino, miglioramento delle caratteristiche termiche anche in assenza dell’impianto di riscaldamento e il rinnovo degli elementi costitutivi della facciata esterna dell’edificio, costituenti esclusivamente la struttura opaca verticale, nonché la mera pulitura e tinteggiatura della superficie. Due: consolidamento, ripristino, inclusa la mera pulitura e tinteggiatura della superficie, o il rinnovo degli elementi costitutivi dei balconi, degli ornamenti e dei fregi. Tre: lavori riconducibili al decoro urbano quali quelli riferiti alle grondaie, ai pluviali, ai parapetti, ai cornicioni e alla sistemazione di tutte le parti impiantistiche che insistono sulla parte opaca della facciata. Se fossero accertate violazioni anche nella realizzazione delle opere nei guai finirebbero anche il direttore dei lavori e il titolare della ditta che li ha effettuati. Non si capisce perché i due funzionari dell’Utc Piero Cappello e Giacomo Petrarca, entrambi presi tramite ex 110 dal sindaco Guida (quindi tecnici di fiducia del primo cittadino) non si sono ancora dati una mossa. Il loro immobilismo desta un nugolo di sospetti. Da qui l’appello a fare in fretta. I cittadini devono sapere se un rappresentante istituzionale si è macchiato di reati amministrativi o penali. È il minimo.

Mario De Michele

(continua…)

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