La Whirlpool saluta, non è andata a buon fine la trattativa con il Governo, durata circa 18 ore. I dipendenti adesso hanno due possibilità se non vogliono restare senza lavoro e senza soldi:

– accettare l’incentivo all’esodo pari 85.000 euro

– o accettare il trasferimento presso l’unità di produzione di Cassinetta di Briadronno in provincia di Varese. Una storia vecchia, già vista e rivista tante altre volte. Tante aziende salutano e se ne vanno offrendo incentivi o trasferimenti improbabili. Come se nulla contassero le radici di una persona. Vuoi lavorare: cambia vita, cambia città, cambia amici. Ma un conto è farlo quando si è giovani un altro quando si ha famiglia e non si tratta più di sdradicare soltanto le proprie radici ma anche quelle delle persone alle quali tieni di più. Da parte dell’azienda resta la disponibilità per il trasferimento di asset.
    La stessa azienda considera “il procedimento di licenziamento concluso il 15 ottobre senza alcun accordo”. Bere o affogare come suol dirsi, e dal 22 ottobre arriveranno le lettere di fine rapporto. Stop! Buon Natale lavoratori Whirlpool, dalle nostre parti funziona così. Le aziende spesso salutano e se ne vanno. E si resta soli, citando una bellissima canzone, ad inventare la cena. Ma non puo’ continuare così. Ed allora che la vicenda dei lavoratori Whirlpool segni la svolta. Mai più la Campania ed il Sud come terra da utilizzare a proprio piacimento. Sarebbe bello se qualche imprenditore lungimirante e coraggioso raccogliesse il ‘guanto di sfida’ mantenendo la produzione. In qualche altro posto, con l’aiuto dei lavoratori, è stato fatto. La storia ha poi dimostrato che a pentirsene non sono stati coloro che avevano scelto di restare ma chi aveva deciso di andare via!


   

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui