Svolta nel duplice omicidio avvenuto questa mattina a Ponticelli, al Rione Fiat. Un uomo – non sono state ancora rese note le sue generalità – si è costituito presso i carabinieri e, in questo momento, è in Procura dove la sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Le vittime sono Carlo Esposito (classe 93) e Antimo Imperatore (classe 66). La famiglia di Imperatore respinge le accuse che fosse affiliato ai clan del quartiere. «Lo chiamavano Robin Hood – racconta la moglie Nunzia, spalleggiata da tanti altri residenti del quartiere – era andato in quell’appartamento per montare una zanzariera. Si arrangiava con lavoretti di questo tipo per mandare avanti la nostra famiglia». Antimo, oltre alla moglie, lascia due figli e due nipotini. «È una vittima innocente della camorra – racconta affranta la moglie – Noi con la camorra non c’entriamo nulla. Mio marito se vedeva una pistola scappava». Alacre in queste ore il lavoro dei carabinieri per comprendere il movente del duplice omicidio. La novità dell’uomo che si è costituito potrebbe rappresentare una prima risposta all’ennesimo omicidio avvenuto a Ponticelli mentre impazza una faida tra arresti e vendette trasversali.

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