«Il nuovo Governo si è già immortalato portando i medici non vaccinati nei reparti, con una grande operazione di truffa politica e mediatica. La cosa è stata presentata come 4mila medici che arrivano per rimpinguare il personale, ma i 4mila sono 2mila perché gli altri se ne sono andati in pensione in questi due anni, e i 2mila residui non sono tutti medici, sono medici, dentisti, psichiatri, infermieri, oss. Alla fine i medici sono una percentuale limitatissima. Serve solo a mantenere un focolaio di infezione nei reparti, in maniera tale che noi andiamo avanti. Una cosa demenziale». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto all’assemblea regionale di Anci Campania, a cui ha preso parte anche il direttore de Il Mattino Francesco De Core, in corso nel Belvedere di San Leucio a Caserta. «In questo – ha aggiunto De Luca – anche il presidente ‘patriotà si è immortalato, perché ricordo che mentre noi facevamo la guerra per le campagne di vaccinazione c’era l’attuale presidente del Consiglio che guidava il corteo dei no vax a via del Corso con la bandiera italiana di 20 metri. Allora era difficile dire a un commerciante che devi avere una gestione rigorosa, che devi chiudere alle 11 di sera, devi avere le mascherine nelle cucine. Come era facile fare demagogia, come era difficile decidere la zona rossa perché in un comune di 13mila abitanti avevamo 500 casi di Covid». Una «vertenza della Campania nei confronti del Governo», una «piattaforma per il Sud» proposta da «istituzioni, Comuni, Regioni, mondo sindacale, mondo produttivo, dell’industria»: è una delle proposte di De Luca all’assemblea dell’Anci. «Serve uno shock per salvare il Sud – ha sottolineato – la Campania ha perso 250mila abitanti nell’arco di questo decennio e le previsioni per il 2045-2050 sono di dimezzamento della popolazione. Di quelli che hanno lasciato la Campania negli ultimi 10 anni il 40% sono giovani laureati, stiamo cioè perdendo le energie migliori». Secondo De Luca «dobbiamo mettere in piedi una vertenza che abbia due o tre punti», a partire da «un piano per il lavoro per 300mila giovani del Sud. Il dramma sociale del Sud è talmente pesante che occorrono misure straordinarie. Tu devi dare prospettiva di lavoro in un anno a 300mila giovani, altrimenti non ci saranno più, e tra l’altro abbiamo vuoti drammatici nelle piante organiche. Poi – ha proseguito il governatore campano – dobbiamo avere fiscalizzazione di oneri sociali a tempo indeterminato fino a quando il livello del Pil del Sud sia almeno il 90% di quello del Centro-Nord, senza limiti temporali. E dobbiamo pretendere un flusso di investimenti non del 40%, ma che arrivi almeno al 60%. La Germania, quando è caduto il Muro di Berlino, aveva il suo Sud nell’est comunista in condizioni di sottosviluppo drammatiche. In 25 anni hanno risolto il problema dello squilibrio territoriale, produttivo e di reddito. I 220 miliardi del Pnrr che abbiamo avuto, ormai se ne parla come soldi da utilizzare in maniera generica, li abbiamo avuti per il riequilibrio territoriale, sociale e di genere. È possibile che di fronte a questo scenario non dobbiamo mettere in piedi una misura straordinaria di politica di sviluppo per il Sud? Anche su questo – ha concluso De Luca – misureremo i patrioti e quelli che parlano di Patria ma la fanno morire di morte lenta». «Questa assemblea deve avere il coraggio di portare avanti le proposte di legge sul terzo mandato e sulla modifica dell’abuso di ufficio, e di dare un ultimatum di due settimane ai rappresentanti del Governo -conclude Vincenzo De Luca – Ho provato in passato a modificare il reato di abuso di ufficio parlandone con Raffaele Cantone e interessando l’Anci, ma allora l’Anci dormiva, non so se si è svegliata. Queste proposte non sono mai passate per la vigliaccheria politica del Pd».

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