L’Unità di Crisi regionale della Campania ha segnalato che «nelle ultime due settimane i contagi sono aumentati considerevolmente nella fascia 0-44 anni e anche i decessi sono in aumento. La circolazione del virus nei giovani è ormai estremamente ampia. Con riferimento alla Campania l’Rt risulta attualmente pari a 1,61, con gli indicatori di sorveglianza che disegnano per la Campania uno scenario di tipo 4, con un’incidenza complessiva di 1511/100.000, e con proiezione di oltre il doppio, con Rt pari a 2,25 per la settimana prossima, con conseguente previsione di un enorme aumento dell’impatto sulle degenze Covid». Lo afferma il presidente della Campania Vincenzo De Luca nell’ordinanza che porta alla chiusura delle scuole materne, elementari e medie fino alla fine di gennaio. De Luca sottolinea che «i prelievi delle acque reflue attestano che la variante omicron è estremamente diffusa sul territorio regionale, in misura nettamente superiore alla media nazionale, con conseguente ampia velocità di diffusione dei contagi. Per tali ragioni, connesse alla straordinaria diffusività del virus nella variante omicron, sul territorio regionale, si ritiene indispensabile rinnovare le misure antiassembramento previste dalle menzionate ordinanze regionali e avviare una riflessione sulla introduzione di ulteriori misure».

De Luca ha anche sottolineato che «nel numero di soggetti attualmente positivi nella fascia d’età 0-19 anni si registra un incremento pari a circa il 30 % rispetto alle scorse settimane». In Campania venivano rilevati 118 focolai scolastici comunicati alla chiusura delle scuole per le festività natalizie e un totale di 9781 focolai nella settimana 27 dicembre-2 gennaio, di cui nuovi focolai nell’ultima settimana pari a 6963«, precisa. «Emerge la necessità di scongiurare il collasso del sistema sanitario regionale, fortemente sotto pressione, come provato dalla disposta sospensione di plurime attività di ricovero ed ambulatoriali». Questa la motivazione principale a base dell’ordinanza della Regione Campania per lo stop alla riapertura delle scuole per materne, elementari e medie. Nell’ordinanza si precisa che «desta preoccupazione il dato relativo all’occupazione di posti letto in terapia intensiva e in area medica, la cui saturazione ha una probabilità superiore al 50% in entrambe le aree nei prossimi trenta giorni».

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