Visto che nel consiglio comunale di Cesa non si è capito praticamente nulla sul “caso” Ambito socio-sanitario C6, oggetto di un’interrogazione della minoranza, partiamo dalla lingua italiana. Vocabolario Treccani, interrogazione: richiesta di informazioni sull’attività della pubblica amministrazione rivolta dai membri delle assemblee elettive a chi svolge un ruolo di governo. In pratica, già soltanto limitandosi ad un’interpretazione lessicale, gli esponenti dell’opposizione avrebbero dovuto chiedere al sindaco Enzo Guida e in particolare all’assessore ai Servizi sociali Giusy Guarino chiarimenti sui punti oscuri dell’interrogazione. Il primo riguardava il Piano di Zona, ovvero lo strumento di programmazione per l’erogazione dei servizi alle fasce deboli. Il secondo concerneva i concorsi pubblici indetti per individuare il coordinatore del C6 e due figure professionali. Su quest’ultima questione Campania Notizie ha pubblicato una serie di articoli dai quali sono emersi dubbi e sospetti nella procedura. Ebbene, chi si aspettava dal dibattito di oggi di saperne di più è rimasto miseramente deluso. L’esposizione del punto più delicato e complesso, cioè quello dei concorsi, è stata affidata a Ernesto Ferrante. Mai scelta fu più improvvida. L’ex aspirante sindaco, due volte candidato a quella carica, due volte sonoramente bocciato (ci sarà un perché!) quando ha preso la parola, più che un consigliere comunale, sembrava il segretario pro tempore di una riunione di condominio. Per tutto il suo intervento si è limitato a leggere i verbali che Gemma Accardo, attuale coordinatore dell’Ambito, ha fornito nei giorni scorsi in seguito alla richiesta della minoranza. “In data tot e tot è arrivata la Pec n….”. “In data tot e tot è pervenuto la risposta…”. “In data tot e tot la dottoressa Accardo ha inviato la mail…”.

Ernesto Ferrante e Carmine Alma

Una cronistoria burocratica talmente sconclusionata e senza raccordi che ha contribuito solo a creare ulteriore confusione su una vicenda che, come ha dimostrato Campania Notizie, è connotata da una serie di punti poco chiari. Ciò che ha destato, crediamo anche tra i banchi della maggioranza, maggiore incredulità è che al termine del lungo preambolo, basato sulle carte ricevute da Accardo, il consigliere Ferrante non abbia chiesto un bel nulla all’assessore al ramo Guarino, né tantomeno al sindaco Guida, da cui sembra essere terrorizzato. Il primo cittadino sarà pure “cattivo” ma non mangia i bambini. Non è mai stato comunista. Quindi, timore completamente infondato. E qui torniamo al dizionario Treccani, interrogazione: richiesta di informazioni sull’attività della pubblica amministrazione rivolta dai membri delle assemblee elettive a chi svolge un ruolo di governo. Che senso ha presentare un’interrogazione senza chiedere i dovuti e puntuali chiarimenti? Bah. Evidentemente Ferrante si è perso nell’oceano di fogli. Ma il problema non è l’oceano. Sono i pesciolini di cannuccia. Non c’è da sorprendersi più di tanto che di fronte a loro Guida appaia come uno squalo bianco. E questo non è un bene per la vita democratica della città.

Giusy Guarino e Enzo Guida

È stato invece molto centrato l’intervento del consigliere Carmine Alma. Carte e date alla mano l’esponente dell’opposizione ha incalzato Guarino definendo, giustamente, inaccettabile le sue giustificazioni sull’enorme ritardo nel rispondere all’interrogazione presentata addirittura il 15 dicembre 2020. Di fronte allo spettacolo poco edificante dell’assessore che si arrampicava sugli specchi (“sono stata malata”, eppure partecipava alle giunte, ai consigli e alle riunioni dell’Ambito) Alma ha rimarcato con forza che la maggioranza non può relegare la minoranza nel perimetro della marginalità. La normativa impone degli obblighi perentori nel rispondere alle interrogazioni e quegli obblighi vanno rispettati. Impeccabile. Immaginate se alle ultime comunali il candidato sindaco in contrapposizione a Guida fosse stato Alma e non Ferrante. Per il primo cittadino non sarebbe stata una passeggiata. Se la sarebbe vista davvero brutta. La scelta di puntare su Ferrante se la porterà per sempre sulla coscienza l’ex vicesindaco Ginotto De Angelis. Chiudiamo con il piagnisteo della Guarino sulle notizie infondate uscite nei giorni scorsi sull’Ambito C6. Per la serie: “è sempre colpa dei giornalisti”.

Benissimo, per soddisfare la sete di verità dell’assessore di Cesa ci soffermeremo nelle prossime puntate sul tema del conflitto di interesse degli amministratori. Caleremo sul tavolo un tris di cooperative sociali: Invento, Ker, Eris. Siamo convinti che la nostra inchiesta avrà una vasta Eco. Ne vedremo delle belle. Documenti alla mano sarà complicato negare l’evidenza. A meno che non si taroccherà lo stato di famiglia storico.   

P.S. Non comprendiamo come mai gli articoli di Campania Notizie non ottengano più l’autorizzazione degli amministratori del Gruppo Fb Se Sei di Cesa (6415 membri) per la pubblicazione. Poco democratico, non vi pare?

(continua…)

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