77 anni fa la fine dell’incubo! E’ il 27 gennaio del 1945, le truppe sovietiche entrano ad Auschwitz. Il mondo conosce l’orrore.
Nonostante lo sforzo dei o carnefici di cancellare qualsiasi traccia possibile, molti sopravvissuti sono ancora là. E con loro tonnellate di capelli, scarpe ed abiti appartenuti alle tante vittime.
Un orrore così non si può dimenticare e non va dimenticato. Così come non vanno dimenticati i tanti orrori ancora in corso, per i quali c’è addirittura qualche motivo in più per ricordare: fare in modo che l’orrore smetta!. Oggi è, dunque, il Giorno della Memoria. Nella morsa dei carnefici soprattutto ebrei, ma anche Rom, Sinti, prigionieri di guerra vari. Stritolati dai delitti di Hitler e dei suoi complici.
da Primo Levi (Se questo è un uomo): “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare”. Ed allora guardia alta contro la crudeltà e contro la stupidità. Una miscela esplosiva. Sguardo al passato per intervenire nel presente. La condizione delle donne in molte parti del mondo, degli emarginati, dei dissidenti. Possiamo continuare a far finta di niente? Ce lo possiamo davvero consentire?

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