Che Gianni Colella avrebbe ritirato le dimissioni da sindaco di Succivo lo abbiamo scritto il 20 febbraio, quindi con ampissimo anticipo (clicca qui), ma che il primo cittadino non salvasse almeno formalmente la faccia, beh, questo non era preventivabile neppure dal più acuto degli osservatori. Per comunicare il suo passo indietro Colella si affida a una nota politicamente indecente, che offende l’intelligenza di tutti e mortifica soprattutto i suoi concittadini. “L’8 febbraio – scrive – rassegnavo le dimissioni non ritenendo possibile salvaguardare la coesione di indirizzo dell’azione amministrativa per continuare a perseguire unitariamente la piena governabilità dell’Ente. Ho riconsiderato la mia posizione, forte del rinnovato sostegno politico dell’intera maggioranza e della vicinanza dimostrata da tutta la cittadinanza in ogni sede e contesto”. Una motivazione che non farebbe ridere neanche a Carnevale. Eppure, mostrando una gran faccia tosta, che gli va riconosciuta (semmai fosse un merito), il sindaco relega le sue dimissioni al rango delle sciocchezze. Com’è caduta in basso la politica. E come è sprofondato nel sottosuolo il livello degli amministratori locali. L’ultima parte della nota sembra scritta per uno spettacolo di cabaret di quart’ordine.

Salvatore Papa e Gianni Colella

“Sono certo – proclama il sindaco – che questo breve lasso di tempo non sia trascorso invano ma sia servito a maturare il proposito di perseguire l’azione di risanamento e rilancio amministrativo per l’attuazione del programma elettorale da tutti condiviso e sottoposto ai cittadini di Succivo”. Suvvia, Colella. Seppur al fotofinish sembrava aver avuto uno scatto d’orgoglio. E invece niente. Ancora una volta il primo cittadino ha dimostrato di essere completamente in balia di Salvatore Papa e dei suoi boys. In questi anni il vicesindaco è stato il vero timoniere del Comune. E a fronte dell’evanescenza politica e personale di Colella, a questo punto, è giusto che sia Papa a indossare la fascia tricolore nella prossima consiliatura. In teoria si dovrebbe tornare alle urne tra maggio e giugno. Molto probabilmente i Comuni in scadenza voteranno in autunno. Papa guiderà una coalizione composta da molti uscenti. Sul versante opposto circola il nome di Vincenzo Pastena. Dio ce ne scampi e liberi. Colella si ritiri a vita privata. Nessuno ne avvertirà la mancanza. La sua è stata un’amministrazione che ha prodotto solo danni. Dal disastro in via Torino, alla mancata attuazione del Puc fino all’affaire campo sportivo.

A proposito dello stadio. Volete vedere che si avvera un’altra previsione di Campania Notizie? E sarà ancora più clamorosa di quella della marcia indietro di Colella. Il sindaco nominerà Pino De Rosa di nuovo a capo dell’ufficio tecnico. Avete letto bene. Lo stesso architetto, in scadenza il 31 gennaio e non confermato dal sindaco, tornerà al suo posto. Vi diciamo pure cosa ne sarà della celeberrima variante di 52.579 euro concessa da De Rosa alla ditta aggiudicataria dei lavori di ristrutturazione dello stadio. Sarà revocata dallo stesso De Rosa che l’ha adottata. Era quindi illegittima? Fate voi.  

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