Si chiama Steven Brian Hutchinson ed è uno dei dissidenti (insieme a Renato Delle Donne e Liliana Coppola) che hanno presentato – e vinto – il ricorso contro la modifica dello statuto del M5S che aveva reso leader del partito Giuseppe Conte. L’attivista è un quarantenne napoletano, di chiare origini americane (il padre) che lavora come capotreno per Trenitalia. Prima di lanciarsi in politica, aveva partecipato a un reality: è stato infatti tra i concorrenti della seconda edizione di «Matrimonio a prima vista Italia», all’epoca in onda su Sky, nel quale dei perfetti sconosciuti vengono abbinati tra loro grazie ai loro profili psicologici e di interessi. Il “problema”, è che si incontrano per la prima volta il giorno del loro matrimonio.

Hutchinson incontrò Sara Giacomini ma l’esperimento riuscì in parte: a differenza di altre coppie, l’incontro non fu disastroso e i due continuarono il rapporto anche dopo la trasmissione televisiva, salvo poi lasciarsi poco dopo. «È stata un’esperienza molto forte ed emozionante – raccontò lui – e le cause della rottura sono da attribuire a entrambi, soprattutto per i problemi derivati dal trasferimento di lei a Napoli, una cosa non facile da superare». «È stata ripristinata la democrazia all’interno del Movimento 5 Stelle. I veri sconfitti sono Conte, Fico e Di Maio che hanno tutti pari responsabilità politiche» – ha detto Hutchinson dopo la sentenza del Tribunale di Napoli -. Si ritorna allo Statuto uscito dagli Stati generali del febbraio 2021. Da qui bisogna ripartire. Auspichiamo che vengano riconosciuti gli errori da tutti i responsabili».

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