Presunta manomissione dell’albo pretorio online del Comune di Sant’Arpino. Chiedono chiarimenti i consiglieri d’opposizione Iolanda Boerio e Salvatore Lettera sul caso delle dimissioni dell’assessore Ernesto Di Serio, rimasto in carica per appena 10 giorni. I due esponenti della minoranza hanno sottoscritto una nota, che ha il sapore di un esposto (non a caso è stata inviata anche alla procura), per scoprire come mai “le dichiarazioni a firma degli assessori e consiglieri comunali, allegati al decreto di nomina, risultavano essere stati rimossi dal sito internet in questione”. Boerio e Lettera si sono attivati in seguito a una segnalazione di un cittadino effettuata a mezzo social. Per legge all’atto del conferimento della carica di assessore il sindaco sottoscrive il decreto di nomina e gli interessati certificano l’insussistenza di cause di incandidabilità, inconferibilità e incompatibilità con lo svolgimento dell’incarico di amministratore locale.

Iolanda Boerio e Salvatore Lettera

Nel caso di Di Serio è subentrata la violazione dell’articolo 64 del decreto legislativo 267 del 2000 essendo affine di terzo grado con il primo cittadino. Violazione certificata dalla Prefettura di Caserta che ha risposto a un quesito posto dagli stessi Boerio e Lettera. Dopo che è scoppiato il caso sono scomparse dal sito ufficiale del Comune tutte le autocertificazioni precedentemente allegate al decreto di nomina degli assessori. Da qui la richiesta dei due esponenti di Progetto di Sant’Arpino di verificare “l’effettiva manomissione dell’albo pretorio e di conseguenza assumere tutte le necessarie iniziative finalizzate ad individuare i responsabili di tale condotta affinché possano essere perseguiti come per legge”. La manomissione dell’albo pretorio, fanno presente Boerio e Lettera, è una “condotta penalmente rilevante” per cui “è necessario far luce su quanto accaduto”. Sul caso Di Serio inoltre bisogna capire se sono state sottoscritte dichiarazioni mendaci in quanto il grado di parentela tra lui e il sindaco Ernesto Di Mattia era già noto a entrambi ben prima della nomina di assessore. Due sono le ipotesi: o il primo cittadino e l’ex assessore (che ha controfirmato il decreto) hanno violato la normativa o hanno commesso un errore grossolano quanto grave. In tutte e due i casi la nuova amministrazione comunale non inizia sotto una buona stella.

Mario De Michele       

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