Nooo! La fiera dell’incoerenza è davvero inaccettabile. Politicamente indecente. La bancarella delle menzogne è stata montata, ancora una volta dagli assessori Giovanni D’Errico, Loredana Di Monte e dai consiglieri Gennaro Capasso, Ernesto Di Serio, e Gennaro Vitale. Dopo aver colpito a morte Giuseppe Dell’Aversana, non presentandosi in blocco all’assise di ieri, i 5 moschettieri esprimono “sostegno e fiducia al sindaco”. Gli assassini che tornano sul luogo del delitto. Che faccia di bronzo. Ci vuole un bel coraggio a sottoscrivere un documento di appoggio al primo cittadino dopo averlo di fatto sfiduciato facendo saltare la seduta del civico consesso. “In merito alla propria assenza al consiglio comunale, – hanno sottolineato D’Errico, Di Monte, Capasso, Di Serio e Vitale – dichiarano che la stessa è dipesa da motivi di carattere strettamente personale e familiare. Non vi è alcuna motivazione di carattere politico collegata alla nostra mancata partecipazione al consiglio comunale e pertanto ribadiamo pieno sostegno e fiducia al Sindaco Giuseppe Dell’Aversana”. Incredibile. Sarebbe un brutto scherzo anche a Carnevale. D’Errico, Di Monte, Capasso, Di Serio e Vitale ormai assomigliano sempre più ai personaggi delle Fabule atellane Maccus, Buccus, Pappus, Dossennus e Kikirrus.

I 5 moschettieri si cimentano in contorsioni, smorfie, acrobazie, inseguimenti con tanto di spettacolari cadute. Siamo alla farsa e al paradosso, insomma. In politica “il sostegno e la fiducia” si manifestano con i fatti, non a chiacchiera. Si attestano presenziando all’assise, non disertandola. Soprattutto quando l’amministrazione comunale sta attraversando il periodo più difficile della consiliatura. L’appoggio a Dell’Aversana lo hanno dimostrato con la loro presenza il vicesindaco Caterina Tizzano, l’assessore Salvatore Lettera e i consiglieri di maggioranza Elpidio Maisto e Pina Dreia. Loro sì che si sono comportati in modo serio e corretto. Per non tacere dei cosiddetti “motivi di carattere strettamente personale e familiare”. Quali sarebbero? D’Errico e Di Serio sono in vacanza. E lo si sapeva. Di Monte, Capasso e Vitale perché non hanno avvisato in tempo il presidente del consiglio Ivana Tinto (sesto moschettiere) in modo da far rinviare la seduta? Suvvia, siamo seri. Anche Maccus, Buccus, Pappus, Dossennus e Kikirrus di fronte a uno spettacolo del genere direbbero che il confine della farsa è stato ampiamente superato.

Mario De Michele

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