Accorgersi della pagliuzza negli occhi degli altri senza notare la trave nei propri è un’ulteriore conferma dell’analfabetizzazione funzionale che regna sovrana nel mondo politico e, ahinoi, in gran parte dell’informazione. Dall’inettitudine amministrativa e dall’incapacità critica di chi dovrebbe svolgere il ruolo di cane da guardia del potere discendono a cascata errori talmente grossolani da risultare evidenti anche ai non vedenti. È il caso del braccio di ferro giudiziario tra il Comune di Sant’Arpino e la Cooperativa Raggio di Sole. Ecco i fatti. Per recuperare circa 25mila euro per la gestione dell’asilo nido comunale la Coop ha inviato il 4 ottobre 2021 al Tribunale di Napoli Nord un decreto ingiuntivo. L’atto è stato notificato al Comune l’8 ottobre del 2021. La giunta targata Ernesto Di Mattia si è costituita in giudizio dando mandato all’avvocato Adele Teresa Caterino con delibera n. 57 del 3.11.2021. Il compenso del legale, scelto dall’albo dei legali fiduciari dell’Ente, veniva fissato in 1.500 euro. Ma poi qualcosa è andato storto. L’avvocato Caterino ha fatto scadere il termine entro il quale presentare opposizione. Risultato? Il Comune ha perso la causa e dovrà sborsare circa 25mila euro a favore della Coop Raggio di Sole. Non solo. L’amministrazione dovrà pagare anche le spese legali alla controparte (pari a 6659 euro), oltre che la parcella di 1.500 euro all’avvocato Caterino. Quest’ultimo avrebbe dovuto presentare opposizione al decreto ingiuntivo entro i 40 giorni prescritti dalla legge. Invece si è opposto solo al 41esimo giorno. Cioè a tempo scaduto, come ricostruito dal giudice Luigi D’Angiolella del tribunale Napoli Nord. Questa è soltanto la pagliuzza. La trave è un’altra. Perché il Comune, durante la gestione di Giuseppe Dell’Aversana, non ha effettuato il pagamento alla Raggio di Sole? La somma richiesta spettava alla Coop? Il servizio erogato era efficiente? Questo è il nocciolo della questione. Eppure qualcuno, che ha tirato la pietra nascondendo la mano, ha cercato goffamente di spostare l’attenzione sul mancato tempismo della costituzione in giudizio. Fatto grave, certo, ma secondario rispetto al problema principale del mancato pagamento alla cooperativa, costretta per far valere i propri diritti a rivolgersi al tribunale. Dov’era l’allora assessore al ramo Salvatore Lettera? La gestione dell’asilo nido comunale è sempre stata impeccabile. E non è un caso. La Raggio di Sole è una delle migliori società cooperative d’Italia. Quindi perché, nonostante l’ottimo funzionamento del servizio, non sono state pagate le fatture dei costi? Perché si è messo fortemente a rischio la continuità gestionale di un servizio funzionante? Chi pagherà le spese dell’inefficienza amministrativa? I cittadini. Ovviamente. Di questo nessuna parla. Non fa notizia. Evviva l’analfabetizzazione funzionale.

Mario De Michele

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