“Sto osservando la politica locale dalle finestre del mio ufficio e devo dire che quello che vedo non mi piace affatto!”. Comincia così una post Fb di Raffaele Mosca, candidato alle ultime regionali con ‘Noi Campania’ ed intenzionato a proseguire in una proficua azione volta alla crescita del territorio. Nonostante la giovane età, è un apprezzato imprenditore di livello nazionale del Terzo settore. Da qui la voglia di dare il proprio contributo alla rinascita di Afragola, una città per troppo tempo male amministrata. Com’è nel suo stile Mosca non le manda a dire. E senza giri di parole dipinge il quadro del totale disastro dovuto al malgoverno che perdura da troppo tempo. A farne le spese, tanto per non cambiare, è sempre la collettività.

“La mia città già da diversi anni versa in uno stato comatoso, ferma ancora agli anni ’90, quando era realmente il capoluogo dell’area nord di Napoli ed i miei genitori mi raccontavano spesso di quanto la nostra città è sempre stata il punto di riferimento dell’hinterland. Pian piano abbiamo cominciato a perdere pezzi, prima la Guardia di Finanza e poi l’Inps e non sono neanche tanto sicuro che il Giudice di Pace resterà al suo posto. Insomma, la vivibilità di una città si fonda soprattutto sui servizi che riesce ad offrire alla propria cittadinanza e la politica attuale, invece di pensare a come arricchirli, non si preoccupa neanche di mantenerli al loro posto. Da troppi anni – prosegue – Afragola ha subito il modus operandi di una classe dirigente affarista e prebendista e tutt’ora subiamo la presenza di chi ha fatto formazione politica alla scuola dell’arrembaggio e in questa confusione ci è finito dentro anche il nostro amato sindaco Claudio Girllo. Il primo cittadino afragolese, era stato scelto per risolvere i problemi della città, perché aveva una visione lontana dai canoni affaristici della politica che ha caratterizzato gli ultimi anni della vita pubblica della città. Gli afragolesi, lo hanno scelto perché hanno riposto speranze nelle sue capacità imprenditoriali, ma vedendo lo stato della nostra città, evidentemente quelle non sono bastate”.

Mosca non lesina critiche nei confronti del primo cittadino, al quale è legato da stima e amicizia. “A mio avviso mentre il sindaco Grillo – persona che stimo tantissimo e amico da sempre – doveva fungere da argine all’aspetto famelico della classe dirigente che gli ha permesso di indossare la fascia, alla fine si è fatto fagocitare dagli interessi personalistici di chi gli ha fatto credere di essergli amico senza accorgersene che quell’amicizia non solo è costata cara alla città, ma anche alla sua immagine di stimato imprenditore. Il prossimo 10 Dicembre si dovrà discutere della mozione di sfiducia presentata in aula da 13 consiglieri, nove di opposizione e quattro di maggioranza. Voci di corridoio, parlano già dell’assenza da parte di qualcuno in aula. Solito copione e solita routine. L’essere umano è una creatura perfettibile, ma non perfetta. Questa filosofia, sicuramente non riguarderà la magistratura, che da tempo ha già posto sulla città e sull’intera amministrazione le sue attenzioni e questo vorrei comunicarlo soprattutto a quei consiglieri che forse stanno pensando di “cambiare idea”. Non è più tempo di prolungare quest’accanimento terapeutico alla nostra città. Con la stima che io provo per il nostro sindaco – conclude Raffaele Mosca – e con la stessa schiettezza con cui mi sono sempre rivolto a lui esprimo il mio pensiero: la nostra città deve essere liberata! Grillo e la sua classe dirigente, hanno ampiamente dimostrato di aver fallito. Afragola ha bisogno di un forte rinnovamento, soprattutto negli uomini che la devono rappresentare. Non me ne vogliate, ma ho sentito fortemente il bisogno di dire la mia!”.

Una disamina spietata quanto veritiera quella messa nero su bianco da Raffaele Mosca. Che ancora una volta dimostra di essere animato esclusivamente dal bene verso la sua città. In tanti dovrebbero imitarlo. Accadrà? La speranza è sempre l’ultima a morire.

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